1. H, H & S - Conciata per le Feste


    Data: 16/07/2019, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Giovanna, Fonte: RaccontiMilu

    ... possa vedere � gli intimai, visto che non avevo alcuna intenzione di portarmelo in casa ... volevo gustarmelo tutto, quel rapporto bucolico ... Già sognavo di essere presa e sbattuta, senza riguardi, come faceva il �signorotto� di turno, tanti anni fa. Ci spostammo ancora più dietro al grosso castagno e io mi abbassai di nuovo, cercando di non cadere. Mi aggrappai ai pantaloni del vecchio e gli tirai tutto giù, lasciandolo nudo, di sotto, con le sue gambe abbastanza glabre e magre. Tra le cosce, alla luce del meriggio inoltrato, una massa molto scura, attraeva tutto il mio interesse e la mia libidine. Il suo cazzo era cupo e per niente piccolo, solo non era in erezione totale, oscillava, libero, come una proboscide a ogni piccolo movimento del vecchio. Però la cosa veramente grande era lo scroto ... io non ero mai stata con un uomo anziano e non potevo saperlo, aveva le palle grosse, in una sacca rugosa, testa di moro, sembrava una sacca di cuoio ... l�immagine era magnetica, aveva qualcosa di osceno che, però, mi attraeva ... un certo fascino del peccato, del proibito. Non mi ero mai sentita tanto trasgressiva. Inoltre, e quel pensiero mi cadde addosso come una valanga in montagna, era la prima volta che vivevo da sola una mia iniziativa sessuale. Mio marito non ne sapeva niente, non lo poteva nemmeno immaginare. Era la prima volta, in venti anni che lo tradivo, in realtà. Glielo avrei anche confessato volentieri ma tutto era successo così in fretta ... come avrei potuto? ...
    ... Ero certa che l�uomo non subisse un pompino chissà da quanto ... forse era solo una mia illazione, ma mi piaceva pensarlo. - Si sta facendo scuro � dissi, senza particolare motivo, giusto per non fare tutto in silenzio, don Liborio era un automa nelle mie mani e non profferiva un pensiero compiuto da oltre un quarto d�ora. Puntellandomi bene gli presi in mano tutto il pacco e me o tirai verso le labbra. Ebbi la netta sensazione che il vecchio cercasse di evitarmi, forse era troppo sorpreso per credere che tutto quello stesse succedendo veramente. La sua titubanza mi rese ancora più accanita. Mi avventai sulle sue gonadi, succhiando e arrancando, decisa a prendergli in bocca una di quelle grosse, morbide, palle. Ci riuscii. I peli bianchi del vecchio erano umidicci e odoravano di maschio. Dopo una gustosa leccata, mi dedicai alla sua asta, che, attimo dopo attimo, diventava sempre più rigida e imponente. Don Liborio doveva aver avuto un cazzo notevole, da giovane. Me lo indirizzai tra le labbra e gli presi il glande in bocca, succhiandolo con veemenza. Lui mi stava cadendo addosso e dovette aggrapparsi alla scala. Stringeva le gambe e cercava di sottrarsi, involontariamente, probabilmente era per la goduria. - Signò che mi fai, mamma mia ... che mi fai. � Non potevo né volevo rispondere. Vista la sua reazione spropositata, mi dedicai anima e corpo al bocchino, cercando di portare don Liborio alle stelle. Quando riuscivo a prenderlo quasi tutto in bocca, lui si piegava sulla ...
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