1. Fuori controllo


    Data: 16/07/2019, Categorie: Incesti Autore: Della Morte della Vita, Fonte: EroticiRacconti

    ... entrare di più.” “Cosa?” Avevo sentito che aveva iniziato a giocare con il deo, ma non ci avevo fatto troppa attenzione, pensando che volesse toglierlo per scoparmi. Alzai la testa e guardai la mia fica violata dal tubo, ora retto dalla mano di Teo. “Aspetta… cosa vuoi fare…” Aveva gli occhi sbarrati e sembravano quelli di un bambino davanti al negozio di caramelle mentre iniziava a muovere l'oggetto indietro e avanti, di pochissimo, timoroso di farmi male. “Vedere se entra.” “È già dentro…” No, non mi faceva male. Essere scopata da quel… coso… guidato da un altro diede una nuova ondata di piacere al gioco. Ora ero la vittima, non più la carnefice. E la cosa, dannata me, mi stimolava un sacco. “Magari entra di più, magari entra tutto.” Ecco, questo mi fece paura. D'un tratto quel tubo divenne immenso, di proporzioni bibliche ed ebbi paura. “Teo no… tutto no… è troppo…” “Buona sorella, buona. Tu pensa solo a godere.” Potevo dargli torto? Ero già un lago. “Non farmi male ti prego…” “Vedrai, ti piacerà.” Intanto il tubo si muoveva avanti e indietro. Lo estraeva quasi del tutto e poi lo spingeva dentro. E ogni volta che entrava lo sentivo spingere un po’ più a fondo. Era come… come se la cervice arretrasse dentro di me per fa spazio. Ma quando il fondo del deo arrivava a sbattere in cima, io avevo male. “Teo basta…” “Stai colando. Per me ti piace.” Non avevo il coraggio di negarlo. Non avevo la forza di fermarlo. Il piacere si mischiava al dolore senza pietà ed io avevo il ...
    ... cervello annebbiato. “Fermati è troppo…” “Non dire cazzate, lo stai prendendo.” “Cosa?!” Abbassai lo sguardo. Aveva ragione. Era riuscito a spingerlo dentro più di quanto non fossi riuscita io da sola. Cosa mi stava succedendo? Cosa stava facendo al mio corpo? E se mi avesse lacerata in qualche modo? Avevo paura. “Hai visto? Lo stai prendendo tutto.” “Ti prego fermati…” Faceva male. Sentivo la figa in fiamme ma quel riempirla sempre più stava aprendo non solo la mia carne, ma anche nuovi orizzonti. Lo vidi estrarre il tubo e tornare all'attacco. Cercai di fermarlo con una mano, ma lui l'allontanò di scatto. “Adesso tu ti rilassi e io spingo finché non è dentro.” “Cosa? Tu sei pazzo! No!” Teo mi guardò dritto negli occhi. “Ascoltami. Ti fai scopare come una troia da me, tuo fratello. Ti masturbi abitualmente con questa… trave… e ora fai la schizzinosa? No troietta, il gioco della santa con me non regge. Ora ti rilassi e ti lasci sfondare. Sono stato chiaro?” Questa presa di posizione di mio fratello annullò ogni mia volontà. Lui era Teo, il mio fratello, poteva disporre di me in qualsiasi modo avesse voluto. Ed io ero lì per lui. Io non ero nessuna per oppormi al suo volere. “D'accordo… come vuoi.” “Cosa? Dillo sorellina.” “Sfondami stronzo. Sfondami la figa. Spingi quel dannato tubo dentro di me.” Lo fece. Eccome se lo fece. Iniziò a muovere avanti e indietro quel dannato… coso ed io, finalmente con le mani libere, potevo finalmente abbandonarmi al piacere. Un piacere violento e, ...
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