1. Fuori controllo


    Data: 16/07/2019, Categorie: Incesti Autore: Della Morte della Vita, Fonte: EroticiRacconti

    ... mi vien da dire, più che mai perverso. Un piacere che faceva male. Faceva male eccome. Ogni volta che mio fratello spingeva dentro di me il tubo lo faceva con il preciso intento di affondare, di entrare… di sfondarmi. Io lo sentivo, anche bene, quel deodorante, farsi largo dentro la mia carne. Ma a tutto c’è un limite. Per quanto stessi godendo, il dolore si fece troppo forte. Cercai di farmi indietro, di sottrarmi a quella tortura, arrampicandomi sul materasso. “Ti prego, ora basta.” Teo alzò gli occhi su di me. Sembravano quelli di un pazzo, brillavano di una luce strana e quasi mi fece paura. Fece un po’ indietro il tubo, ma senza estrarlo. Avevo male. Avevo davvero male alla figa e avevo paura di guardarci temendo di trovarci sangue. “Perché?” “Mi fa male Teo, smettiamola.” Mio fratello guardò il tubo. Guardò me. “A me pareva stessi godendo.” Sospirai. Potevo mentirgli? Potevo forse dire che non mi stesse facendo provare qualcosa di assurdo? No. “Sì, sto godendo.” “Allora rilassati e lasciami fare.” Mi mise una mano su un fianco, impedendomi di allontanarmi di più, per poi ricominciare a muovere il tubo. Faceva male. Chiusi gli occhi. “Guarda.” Sentii la sua voce, ma non avevo il coraggio di guardare. “Guarda ho detto.” Li aprii e li abbassai. Il tubo entrava davvero tanto, quasi tutto. Ebbi un fremito. “Tiralo fuori.” Fu tutto quello che riuscii a dire. Lo volevo. Ero affascinata dall'idea di poterlo accogliere tutto, ma terrorizzata dall'essere rotta in maniera… ...
    ... irreparabile. Matteo fece scivolare indietro il tubo, lasciandone dentro solo un centimetro, forse meno. Fu un sollievo vedere che non c’era sangue. “Lo vuoi?” “No… ti prego…” Riprese a muoverlo, ignorando le mie parole. “Voglio vederlo dentro.” “Un’altra volta, ti prego.” “Non lo vuoi forse anche tu? Non vuoi che tuo fratello sia fiero di te?” Restai in silenzio. “Fiero?” “Avere una sorella figa come te e al tempo stesso troia al punto da farsi sfondare non è da tutti.” Silenzio. Mi sentivo lusingata e offesa da quelle parole. “Sei fiero di me che mi faccio sfondare?” “Certamente.” Non potevo desiderare nulla di più. Dentro di me avevo deciso. Mi sarei immolata per lui. “D'accordo.” Sorrise subito. “D'accordo cosa?” “D'accordo sfondami. Ma a una condizione.” “Dimmi.” “Dopo devi scoparmi.” Rise, ma io ero seria. “Anche se avrai la figa sfondata?” “Fregatene di come starà la mia figa. Promettimi che mi scoperai.” Si alzò e mi diede un bacio. Un semplice bacio che esplose nei miei nervi fino al mio sesso, dandomi una nuova ondata di eccitazione e voglia. “Promesso.” Sorrisi. Ero timorosa, ma felice. “Allora spingi.” “Sei senza vergogna, sorella.” Mi alzai sui gomiti e guardai. Se quel dannato tubo doveva entrare dentro il mio corpo io l'avrei visto. Se dovevo essere sfondata avrei osservato, non posso negare con un certo gusto, ogni centimetro dell'operazione. Mio fratello sorrideva, estasiato. “Sei pronta?” “Cambia qualcosa cosa?” “No, in effetti no.” Fu quasi divertente osservare la ...
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