Il mio primo fidanzatino 7: sempre più innamorata
Data: 17/07/2019,
Categorie:
Zoofilia
Autore: beast, Fonte: EroticiRacconti
... svogliatamente qualche video su Youtube, sentii i miei che si ritiravano per la notte. Aspettai ancora per essere sicura che dormissero profondamente e poi sgattaiolai fuori di casa, era estate e faceva caldo, per cui indossavo solo un leggero completo di biancheria intima, raggiunsi la recinzione camminando scalza, con l’erba leggermente umida che mi faceva il solletico sotto la pianta dei piedi. Lui era già lì ad attendermi, eccitato e uggiolante. Controllai che le tapparelle dei vicini fossero tutte giù e mi introdussi velocemente nel loro giardino. Bleck cominciò a farmi delle feste incredibili, sembrava impazzito dalla gioia e dalla voglia, mentre io cercavo di calmarlo implorandolo di non fare troppo casino. Mi saltò con le zampe sulle spalle, leccandomi tutta la faccia con la sua lingua umida, lo lasciai fare e risposi ai suoi baci aprendo la bocca e limonando con lui, aveva il fiato caldo e non particolarmente gradevole, ma ormai di lui mi piaceva ogni cosa e quindi immagino che il mio giudizio sia poco obiettivo. Mentre ci baciavamo ne approfittai per infilargli sulle zampe davanti un paio di miei vecchi calzini di cotone che legai con due fettucce, avevo preso spunto da alcuni video di zoofilia che avevo visto in rete e speravo in quel modo di proteggere i miei fianchi dalle sue unghiacce. Rapidamente mi diressi verso il fondo del giardino, c’era un gruppetto di alberi e avemmo potuto farci gli affari nostri senza timore di essere sgamati dai suoi padroni o da ...
... qualche altro vicino ficcanaso. Bleck mi seguì tutto contento, agitando la sua codona. Controllai che non fossimo in vista e mi accosciai prendendo la facciona di Bleck con le mani, lui ne approfittò per darmi un’altra gran slinguata e insalivandomi tutta, dalla pancia mi risalì un brivido di voglia mentre cominciavo a bagnarmi. Allargai le ginocchia e la sua testa si tuffò verso il mio inguine annusandomi e spingendo col naso umido contro le mie mutandine già abbondantemente fradice. Il suo olfatto ipersviluppato aveva già captato l’odore della mia eccitazione e la sua lingua si mise lappare attraverso il tessuto di cotone, cercando di raggiungere l’origine dei miei umori vischiosi. Dio che voglia! Passai la mano nella sua folta pelliccia, scendendo lungo la pancia fino ad arrivare al pisello, che già buttava i primi schizzi odorosi, lo presi delicatamente tra le dita attraverso l’astuccio di peli, accennando un inizio di sega, il nodo si formò immediatamente a testimonianza della sua eccitazione e della sua disponibilità al rapporto sessuale. Mi sfilai le mutandine fradice e mi misi a quattro zampe nell’erba. Bleck mi balzò addosso in un lampo, le sue zampe mi cinsero alla vita stringendomi in una morsa d’acciaio, la punta del suo cazzo, già perfettamente posizionata mi batteva sulla passera, inondandola con tutta una serie di schizzi del suo caldo liquido lubrificante, tre quattro colpi esplorativi e in pochi attimi centrò il bersaglio e fu dentro. Lanciai un debole urlo per la ...