La puttana bellezza
Data: 17/07/2019,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: Acrobat08
... altro.
Lisa era un po' in collera con me ma finiva sempre col farsi convinciere a passare da quelle parti.
Cominciò a minacciarmi di tradirmi davvero e, se devo essere onesto, sembrava sincera ed era davvero anche un po' arrabbiata.
Ero spaventato, ma decisi di giocarmi tutto ed accettai quella sorta di sfida.
All'ennesimo "Guarda che lo faccio, poi voglio vedere come piagniucoli" (ebbene, io per gelosia piagniucolo sul serio!), io le dissi che volevo proprio vedere e feci per dirigermi risoluto verso la donna.
Col cuore in gola mi voltai appena e vidi Lisi che dopo un attimo di esitazione aveva preso a seguirmi tutta arrabbiata.
Allora mi avvicinai alla donna e finsi di essere interessato ad uno dei quadri.
Quello non era un granché e così le mie furono domande banali, ma servirono ad aprire una conversazione.
Per fortuna Katia (così ci disse dopo di chiamarsi), si mostrò subito intraprendente e riuscì a coinvolgere Lisa in quelle chiacchiere che presto si portarono su questioni più personali, del tipo "siete qui in vacanza?", ecc.
Lei riuscì in qualche modo a parlarci un po' di se, del fatto che faceva da poco questo mestiere che prima era stato di suo padre, che veniva come noi da Roma ma d'estate era sempre in giro, ecc.
Lisa aveva frequentato il liceo artistico e così non aveva avuto problemi ad inserirsi in alcuni discorsi.
Io ero a mio agio, ma se provavo a pensare di riuscire a portare quel gioco nella direzione in cui avrei voluto, ...
... mi sentivo mancare l'aria.
Fu ancora una volta Katia a togliermi da quella difficoltà: "Si è fatto tardi ma io non ho voglia di andare a dormire e qui a parte questi commercianti come me, non conosco nessuno", disse all'incirca.
"Vi va se ci facciamo un giro? C'è qui vicino una gelateria buonissima".
Mi nascosi dietro un dito approfittando del fatto che avevamo già preso un gelato (sentivo in qualche stupido modo di dovermi giustificare con Lisa) e con voce tremante proposi di salire un po' nella nostra stanza d'albergo. Davvero non so dove trovai il coraggio, ma per la prima volta stavo facendo sul serio e quello sarebbe stato un punto di non ritorno, forse.
Lisa mi guardò gelida, Kata accettò e Lisa le sorrise con educazione.
"Mio Dio", pensai, "che sto facendo?".
Non ero pronto, non ero sufficientemente intraprendente e in Lisa non c'era ombra di eccitazione, anzi credo che se avesse potuto mi avrebbe mandato per la prima volta a quel paese.
Ma Katia riuscì a rendere quella situazione più intima con lei, la prese sotto braccio, le fece un complimento e mi guardò scherzosa mentre mi chiedeva se non fossi geloso di quello che avevo appena sentito.
Non potevo tirarmi indietro, dissi :"Oh no, anzi, adoro quando le fanno i complimenti," e cercando allo stesso tempo di addolcirla dissi che se lo meritava.
Così Katia incalzò ed ora Lisa, seppur rossa in volto, sembrava iniziare a stare al gioco mentre ci incamminavamo.
Si irrigidì molto sull'uscio ...