La puttana bellezza
Data: 17/07/2019,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: Acrobat08
... dell'albergo, mi fu evidente che temeva che qualcuno avrebbe potuto capire cosa stavamo facendo e così, appena entrati, mi rivolsi con voce alta a Katia parlandole come se lei fosse una nostra amica di Roma che avevamo incontrato per caso.
Naturalmente alla reception un portiere stanco non era per nulla interessato a quei discorsi fatti con volume anomalo.
Superato l'ostacolo il calo di tensione nell'ascensore e le risate per quella scena patetica fecero sciogliere molto il ghiaccio.
Stava in pratica avvenendo che tutto quello che fin lì non ci eravamo detti, usciva insieme ai nostri sospiri di sollievo
Allora le mie battute divennero più esplicite: "Cioè, in realtà quel morto di sonno secondo me sapeva benissimo quello che stiamo andando a fare"
E Lisa: "Sì sì, quello zitto zitto..."
"Sai quante ne avrà viste?", disse Katia.
Aprendo la stanza non posso dire che fossi già eccitato, ma di certo cominciavo a divertirmi.
La camera possedeva un balconcino molto carino, ci sistemammo lì a fare quattro chiacchiere.
Avrei voluto francamente bere qualche alcolico, dio solo sa quanto, ma Lisa era astemia, io per delicatezza non avevo mai bevuto davanti a lei e anche Katia decise di rifiutare la nostra offerta di assaggiare i tesori nascosti del frigo bar.
Poi avvenne.
I suoi complimenti si erano fatti più intensi e cominciavano a scaldare l'ambiente, così all'improvviso Katia baciò Lisa.
Ci fu un attimo di imbarazzato silenzio, ma poi io dissi: ...
... "Ehm, scusate, potreste rifarlo?".
Le ragazze scoppiarono in una risata poi scoccò un altro bacio che stavolta fu più lungo e sensuale.
Non era come mi ero immaginato, io ero quasi escluso dalla mia fidanzata, avrei voluto che mi guardasse con occhi diversi, che almeno mi guardasse.
Tuttavia vedevo le loro lingue toccarsi dolcemente e l'eccitazione aveva dapprima avvolto e poi sotterrato ogni mia gelosia ed ogni mio senso di inadeguatezza lasciandoli in un tiepido e lontano fondo.
Katia la prese per mano, la fece alzare e la portò dentro, poi si voltò verso me e sorridendo mi chiese: "Tu non vieni?"
"Io entro con voi, ma mi siederò qui" e mi accomodai su una sedia, mentre loro si sedettero con grazia sul letto.
La stanza era illuminata solo dalla luce del balconcino, Katia cominciò a baciare Lisa e poco dopo a toccarle i seni.
Dopo un po' le aveva slacciato la camicetta e cominciato a leccarle i capezzoli che aveva fatto uscire dalle coppe del reggiseno.
Poi fu il suo turno. Si tolse la maglietta e rimase per un po' anche lei in reggiseno, quindi, slacciò quello della mia donna e poi anche il suo.
Avevano entrambi seni non troppo grandi, da bambina e quasi all'insù quelli di Lisa, maturi e turgidi quelli di questa donna magnificamente intraprendente. Si abbracciarono e fu bellissimo vederli strofinare tra loro.
Poco dopo vidi l'immagine che fece scoppiare ogni mio senso.
La mano di Katia era scesa sulle cosce di Lisa e lentamente era salita ...