La puttana bellezza
Data: 17/07/2019,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: Acrobat08
... volta, lei mi faceva fare.
Una volta la mostrari completamente nuda a quello che, nascosto nella sua auto più dietro, era ormai diventato il nostro "guardone di fiducia".
Le chiesi: "Ti piace farti guardare?"
Lei rispose: "A te piace?"
"Sì"
"Allora piace anche a me".
E tante volte presa forse dal timore di un giudizio da parte mia si ritrovava a specificare che lo faceva perché a me piaceva, perché la mia eccitazione era per lei l'afrodisiaco più grande.
"Mi eccita che mi adori, che mi fai sentire porno".
Ma se questo fosse stato tutto, la mia eccitazione non sarebbe stata tale, perché io volevo che lei si eccitasse per gli sguardi di quegl'uomini, per la trasgressività di quelle fantasia, e non solo di riflesso a me.
E così era, pur non confessandomelo io sentivo il suo piacere, sentivo il suo femminile esibizionismo, un esibizionisma tanto sviluppato, quanto era femmina lei, la mia femmina.
Era strano ma, più la immaginavo con altri e più desideravo di stringerla a me.
Un giorno la scopai da dietro spingendo i suoi seni contro il vetro della finestra nella camera d'albergo in cui ci trovavamo, scoprendola così ai possibili sguardi dei passanti in strada. Mentre le tenevo un dito in bocca che lei succhiava avidamente, le chiesi di nuovo se le piacesse essere osservata.
Lei succhiò più forte il dito.
Allora le chiesi se non le fosse piaciuto che in quel momento al posto del dito ci fosse stato un cazzo, lei tolse il dito dalla bocca e ...
... dissi "Sì", lo disse forte, gemendo, aumentando gli scossoni che mi dava con quel culo da bambina, bellissimo, rosa, tondo come una pesca malgrado il suo fisico snello.
Le piaceva, le piaceva trasgredire, forse lo stava provando per la prima volta ed io sapevo che dovevo andarci molto piano.
Passarono quasi tre anni quando una sera, mentre eravamo a una fiera, una ragazza che vendeva quadri la fissò con malizia vedendola passare.
Io me ne accorsi e ci scherzai su.
Non ero mai stato ossessivo con le mie fantasie, queste non occupavano tutte le nostre conversazioni ma quella sera decisi di insistere un po'.
Lei si era accorta di quegli sguardi, aveva reagito con imbarazzo e sembrava un po' infastidita dalle mie battute.
Eravamo in vacanza, avevamo a pochi metri l'albergo e l'idea di portarci quella donna in stanza cominciò a solleticarmi non poco.
Era tra l'altro caina al punto giusto, non troppo da rendere Lisa gelosa, non procace o esplicitamente sexy, bensì più sul genere affascinante e di classe discreta, meno carina di Lisa ma tutto sommato simile a lei, magari un po' più grande, forse sulla quarantina, anche lei magra e magari anche interessante per via del lavoro che faceva.
Grazie a qualche mio stratagemma (che poi non aveva bisogno di essere davvero tale),passammo più volte davanti al suo stand, ed ogni volta che questo accadeva la donna continuava a mandare sguardi sia che parlasse appassionata con qualche persona, sia che fosse impegnata in ...