Il pischello
Data: 18/07/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: adad
... contrasse con forza attorno al gambo semiduro del pischello, mentre il suo cazzo eiettava la poca sborra che ormai era in grado di produrre.
Chi si prendesse la briga di studiare la fenomenologia dell’orgasmo maschile nel corso della vita, una cosa gli salterebbe subito all’occhio, e cioè la differenza tra un orgasmo in età giovanile e uno in età matura: l’orgasmo giovanile, infatti, è poca apparenza e molta sostanza, vale a dire che avviene senza troppi strepiti, a volte quasi in sordina, ma con una quantità e qualità del prodotto a dir poco notevoli; nella maturità invece l’orgasmo è molta apparenza e poca sostanza, i gemiti e le contorsioni sono rilevanti, ma la quantità e la qualità sono sempre più esigue e insignificanti.
Così fu per la Fernanda, che sguaiolò e si dimenò come un’indemoniata, mentre poche gocce schizzavano fuori a bagnare le lenzuola. Quietatasi la furia dell’orgasmo, il pischello tirò fuori il cazzo ormai moscio, piano piano si svincolò dall’abbraccio, scivolò giù dal letto e andò in bagno. Prima di lavarsi, si posizionò davanti al water e si lasciò andare a una lunga pisciata liberatoria.
“Ah… - sospirò, mentre il getto corposo ricadeva scrosciante nell’acqua del water - a momenti gliela facevo nel culo…”
Si scrollò le ultime gocce, poi si sedette sul bidè e prese a lavarsi non solo il cazzo unto e scivoloso di sborra e di umori, ma anche le palle e il buco del culo, che la Fernanda aveva fatto oggetto di ardentissima adorazione, onde ...
... spingere ai massimi livelli l’eccitazione del suo giovane amante e migliorarne così le prestazioni.
Poi si sciacquò la faccia, si ravviò con le mani a pettine i riccioli neri e tornò in camera, dove la Fernanda lo aspettava, facendo le fusa ancora distesa nuda sul letto. Il pischello raccolse da terra le mutande e fece per rimetterle.
“Aspetta un momento, - disse la Fernanda – vuoi già andar via?”
L’altro si avvicinò con un sorriso, tenendo ancora in mano i suoi slip, il cui candore era maculato da diverse chiazze giallastre sul davanti.
“Devo andare, tesoro: ho un altro cliente fra poco.”
“Lo ami più di me?”, squittì l’altro., facendogli il muso.
“Certo che no! Con lui lo faccio solo per soldi… Con te è diverso, lo sai…”, e si chinò a sfiorargli le labbra con un bacio.
Era solo un gioco, naturalmente, e la Fernanda non era così ingenua da credere veramente di essere qualcosa per quel marchettaro. Un bel marchettaro, un abile marchettaro, una macchina da sesso fottutamente efficiente, ma sempre un marchettaro di quarant’anni più giovane di lui.
Mentre il pischello si rialzava, la Fernanda gli tolse di mano gli slip e se li premete sotto il naso, aspirando con aria beata.
Il pischello aspettò un momento, poi allungò la mano per farseli ridare; ma la Fernanda non se ne diede per inteso e si girò dall’altra parte, continuando ad annusarli. L’altro cominciò a spazientirsi.
“Dai, ridammi quelle mutandine!”, fece
“Lasciamele, per favore…”, mugugnò la ...