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Nel nome del piacere (capitolo 3)
Data: 19/07/2019, Categorie: Etero Autore: Candido1967
... Ma visto che tu hai scelto un testo che ti rappresentasse nella tua visione della sfera sessuale allora vorrei farti leggere anch’io un libro che rappresenta la mia concezione del sesso e della vita erotica”. Andai verso la mia libreria dove ho una nutrita sezione dedicata all’erotismo. Fin da quando studiavo farmacia in parallelo ai testi di medicina o di chimica e biologia che dovevo studiare per superare gli esami, mi dilettavo con la lettura di classici dell’erotismo. Mio padre ci teneva molto che mi laureassi ed in tempi brevi per potermi avere accanto a se nella farmacia di famiglia che un giorno, quando lui sarebbe andato in pensione, mi avrebbe lasciato. Perciò tali letture, all’epoca, dovevo tenerle nascoste in quanto mio padre riteneva sconvenienti e una distrazione per i miei studi. Ma ora che vivo sola ormai da qualche anno posso tenere orgogliosa bene in vista tutta questa sezione della mia libreria di cui ne vado fiera. Scelsi per Alessandro “Il Delta di Venere” di Anais Nin in quanto i racconti contenuti in quel libro, pur se a volte eccessivi, rispecchiano la mia concezione libera e gioiosa del sesso. Per il resto del pomeriggio si parlò uno accanto l’altro anche se io avevo una voglia terribile di scoparmelo essendo ormai passate tre settimane da quell’ultimo pomeriggio di bizzarrie. Ci si limitò a qualche bacio ed a qualche sfregamento sopra i vestiti delle nostre parti più sensibili. Non volevo forzare la mano con Alessandro: lo sentivo ancora molto ...
... perplesso e dubbioso sul nostro rapporto come si era sviluppato fino a quel giorno di tre settimane fa. Nei giorni successivi inizia la lettura del testo datomi da Alessandro. Era un trattato sul sesto comandamento ed un elenco di divieti in campo sessuale. Ogni piacere era da quel Monsignore ritenuto un vizio immondo da evitare per non incorrere in peccato e nella tentazione che ci allontana da Nostro Signore. Veniva esaltata la castità e la sola forma di sesso consentita era quella fra coniugi per procreare. Naturalmente erano condannati e considerati gravi peccati l’adulterio, l’incesto, la sodomia. Ma quel che più mi lasciò esterrefatta è che anche pensieri lussuriosi od i baci fossero considerati da quell’illuminato teologo gravi peccati da condannare e confessare senza esitazione. Ed ancora, giudicava come colpa il “peccato dei toccamenti” (mi feci una risata, dunque anche l’ultimo incontro che avevo avuto con Alessandro e che io avevo ritenuto del tutto casto, era stato ampiamente peccaminoso: adulterio pensieri libidinosi – almeno da parte mia -, baci e toccamenti in un colpo solo!) “Peccato degli sguardi sensuali” “peccato dell’abbigliamento femminile” ed ancora “dei linguaggi osceni”, “il peccato dei libri erotici” “il peccato delle danze, dei balli e dei musicisti”, “il peccato degli spettacoli”. Insomma tutto vietato; ogni piacere era considerato lussurioso e quindi da evitare o, se posto in atto, da confessare e da mettervi rimedio per evitare che si ripetesse. Si ...