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Nel nome del piacere (capitolo 3)
Data: 19/07/2019, Categorie: Etero Autore: Candido1967
... concludeva con un lungo capitolo sul sesso vietato fra marito e moglie elencando anche le posizioni proibite (che naturalmente erano tutte quelle che io prediligevo!); leggendolo capii perché Alessandro mi parlò di castità e di mancanza di rapporti con la sua sposa ormai da anni. Ma com’era possibile rinunciare ad ogni piacere terreno in nome di una fede, che io reputavo profondamente sbagliata? Non vedevo l’ora di poter discutere con Alessandro della mia lettura e di sapere da lui le impressioni tratte da “Il Delta di Venere”. Ci incontrammo nuovamente nel mio appartamento dopo un paio di settimane. Esordii “Ma chi l’ha scritto questo testo, un estremista islamico?”. “No” mi rispose “è opera di un Monsignore Cattolico del diciannovesimo secolo”. Lo sapevo, la mia era solo una battuta provocatoria! “Ed ancora oggi la Chiesa ha un atteggiamento di totale chiusura verso il piacere sessuale e sostiene le posizioni estremiste riportate su questo libro scritto quasi 200 anni fa?” Alessandro mi guardò, poi con fare pacato mi rispose “In gran parte sì. Ora la Chiesa Cattolica è un po’ più tollerante su alcune questioni ed ha posizioni di apertura verso i divorziati o l’aborto. Ma molte questioni legate al sesso sono rimaste ferme alla posizione di Monsignor Bouvier”. Lo guardai incredula e stupita: “E tu Alessandro, condividi le posizioni di questo Monsignore ...
... bigotto?”. Sospirò “io essendo credente dovrei condividere le posizioni espresse dalla Chiesa sul sesso. Ma come sai, non sono stato poi così bravo nel rispettare i precetti della mia religione. Dopo anni di castità ho avvertito impellente il bisogno di un contatto fisico, il desiderio della carne e dei godimenti sessuali. Per questo ho aperto il profilo sul social network, non sapendo bene neppure io dove mi avrebbe portato. Mi ha condotto fino a te che mi hai fatto conoscere l’Inferno e fatto sperimentare quanto di più peccaminoso potessi concepire”. “E tua moglie?” ribattei. Mi rispose: “Lei è molto più brava di me: crede fermamente in ciò che hai letto e lo applica alla lettera. Io ho tradito lei, che ho scelto come mia sposa, ed i comandamenti posti alla base della nostra unione. Per questo sono confuso e combattuto. Per questo da un lato vorrei fuggire da te e non rivederti mai più per non incorrere ancora in peccato e, dall’altro, sento l’irrefrenabile bisogno di averti ancora stretta a me, di sentire la tua pelle in contatto con la mia e la tua bocca sulla mia” A quelle parole non feci più domande. Saltai addosso ad Alessandro e cominciai a baciarlo “Pecca amore mio; poi potrai confessarti ed il tuo Signore ti perdonerà. Invece tua moglie non saprà!” Facemmo l’amore sul divano del soggiorno. Ero innamorata persa di Alessandro il cattolico peccatore. .