183 - Nonno e zio stuprano la nipote Giulia
Data: 19/07/2019,
Categorie:
Etero
Sesso di Gruppo
Incesti
Dominazione / BDSM
Autoerotismo
Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu
Ero partita prestissimo da Parma, quando l�alba era assai lontana; nelle orecchie sentivo ancora le raccomandazioni dei miei genitori�.�Giulia, vai piano che sei fresca di patente!!!�E io a rispondere con una certa sufficienza��Siii, siii, tranquilli, vado pianoo���Per staccare un po� dai miei compiti lavorativi e da quelli di studentessa universitaria, avevo scelto di trascorrere qualche giorno di vacanza lontana dalla confusione, affidandomi alle amorevoli cure dei miei cari nonni.Era il mio primo viaggio da sola ed era anche la seconda volta che guidavo il mio nuovo fuoristrada. Durante il percorso, in effetti, non trovai alcuna difficoltà, il �Tomtom� mi guidò magistralmente e, verso le nove del mattino, mi trovai a Bibbona Marina. A quell�ora il traffico era inesistente e per le vie c�era veramente pochissima gente. Volli fare il giro largo e decisi di passare sulla strada che costeggia il lungo mare; in uno slargo, a pochi metri dalla spiaggia, accostai nei pressi di una cancellata e mi soffermai a guardare estasiata l�acqua trasparentissima del mare. Un refolo di vento ne increspava appena la superficie e le piccole onde si frangevano monotonamente sulla sabbia bianca e finissima. Alcuni bambini giocavano rincorrendosi sulla battigia e, dietro allo stabilimento balneare ancora chiuso, la spiaggia era pressoché deserta. Vidi un paio di uomini che lavoravano pulendo la sabbia ed altri due che piantavano in profondità i supporti per gli ombrelloni. Erano i preparativi ...
... per accogliere i turisti che, come di consueto, sarebbero arrivati verso i primi giorni del mese di Giugno.Ripartii e dopo poche centinaia di metri abbandonai l�incantevole panorama ed a malincuore svoltai a destra seguendo la strada provinciale che mi avrebbe portata nei pressi della vecchia casa dei miei nonni.Dopo circa altri cinquecento metri, riconobbi la stradina polverosa e sconnessa che saliva verso il vecchio casale. La imboccai mentre nella mia mente comparivano i ricordi della mia spensierata giovinezza.In particolare rammentai con infinita nostalgia i giochi e soprattutto le corse in bicicletta, assieme ai miei cuginetti, in discesa, su quella strada dissestata e cosparsa da pericolose buche, le conseguenti cadute rovinose e le mille sbucciature sulle mie povere ginocchia.Guidai la mia Jeep lungo quel viottolo tortuoso in fondo al quale si intravedeva lontano il vecchio cancello un po� arrugginito. La mia Toscana, ancora in parte selvaggia, meravigliosamente verde e lussureggiante. L�estate novella era alle porte ed il cielo fino a quel momento azzurro si stava popolando di nuvole multiformi e candide. Esse si addensavano lontane, sopra gli Appennini, solcati da lucenti colonne d�acqua che interrompevano massi e prati scendendo tumultuosamente a valle.Scesi dall�auto e mi avvicinai al cancello, sapevo che i nonni, avvertiti del mio arrivo, mi aspettavano desiderosi di riabbracciarmi; spinsi il pesante cancello che con un cigolio sinistro si aprì. Risalii sul mio ...