1. 183 - Nonno e zio stuprano la nipote Giulia


    Data: 19/07/2019, Categorie: Etero Sesso di Gruppo Incesti Dominazione / BDSM Autoerotismo Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu

    ... miei bagagli e me li stava portando su al primo piano nella camera a me riservata. Era la camera dei miei genitori, su quel letto alto e con le molle rumorose, i miei avevano spesso manifestato il loro reciproco affetto. Nonostante gli spessi muri li sentivo far l�amore, e, ancora piccola, non comprendevo perché quasi tutte le sere, mia madre gridasse così tanto. Mi rammento che una volta le chiesi se papà, la sera, la picchiava; lei mi rispose di stare tranquilla, che loro giocavano ad un gioco speciale e che per lei non c�era alcun pericolo.Gli scuri delle finestre, aperti al sole tiepido della primavera avanzata, davano grande luminosità alla camera; essa era arredata con mobili antichi, tutti di colore scuro. Rividi l�imponente armadio, con il suo grande specchio macchiato qua e là, davanti al quale, da bambina, dopo aver rubato i trucchi della mamma, vanitosa, mi rimiravo atteggiandomi a signorina ormai grande. In quella stanza due sole cose erano di colore chiaro, la prima era una sedia laccata di smalto bianco, con la spalliera alta e la seduta imbottita di stoffa a righe bianche e azzurre, la seconda invece, era il ricamatissimo copriletto, anch�esso di colore bianco abbagliante.Sentii sotto ai piedi lo scricchiolio delle tavole di legno del pavimento e ancora mi tornarono alla mente i giorni della mia fanciullezza. Tutti gli odori, a partire dai profumi dell�aria che saliva dal mare, da quelli molto intensi degli altissimi pini e degli antichi uliveti; la fragranza ...
    ... di lavanda delle lenzuola, risvegliavano in me tantissimi altri meravigliosi e nostalgici ricordi, essi mi facevano tornare improvvisamente bambina e nel contempo mi donavano una grande pace interiore ed una rilassatezza infinita. Aprii la porta finestra e mi affacciai sul terrazzo, di fronte a me, la vista si perdeva giù per la collina e si tuffava dentro al remoto e minuscolo specchio di mare. Guardai il cielo e vidi che le nuvole, portate dal vento, camminavano veloci nella mia direzione, esse avevano cambiato colore, dal bianco latte ora erano divenute color grigio topo. Alla mia destra, le montagne si erano nascoste dietro un cono d�ombra scuro. Lampi saettavano nel cielo ed il vento si era parecchio intensificato. Si prospettava un temporale. Io, dentro al cuore, amavo, quasi come le giornate di sole, anche quelle di pioggia, quelle giornate che tutti definiscono tristi e malinconiche e che invece a me piacevano ed ancora piacciono tanto.Sotto, a Bibbona Marina, in mezzo ai vicoli contorti, fatti di case di pietra ed archi medioevali, io da giovincella, provavo piacere a camminare godendomi quella pioggerellina sottile che lentamente cadeva dal cielo. Già signorinella, in una di quelle viuzze lastricate in pietra, con Tonio, un ragazzotto inesperto quanto me, scambiai il mio primo bacio; ricordo ancor�ora il fuoco sul mio viso, l�agitazione, la paura d�essere scoperta da chi conosceva bene i mie genitori o da una di quelle donne pettegole e cattive che sovente popolano i ...
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