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Brasa scoerta
Data: 22/07/2019, Categorie: Prime Esperienze Autore: Honeymark
Brasa scoerta 1. Era da qualche tempo che andavo da solo al supermercato di Lorenza, perché mia moglie sta preferendo andare da un’altra parte. E io acquisto solo cose ingombranti o pesanti, come l’acqua minerale e il vino, e quanto serve alla mia gatta. Arrivo alla cassa l’antivigilia di Natale. - Ciao Lorenza, – le dico scherzando mentre passa la roba sul lettore. – Ti sei confessata per fare la comunione a Natale? - E confessare cosa? – Risponde avvilita. – Purtroppo non ho proprio niente da confessare… - Wow… – Dico sorridendo. – Allora dobbiamo proprio darci da fare. - Puoi dirlo. – Commenta, sorridendo anche lei. – Quando mi porti a provare il nuovo ristorante che dicevamo? Mi aveva chiesto se poteva accompagnarmi a una cena in un nuovo locale per scrivere una recensione sul come si mangia. È un servizio che faccio spesso e volentieri. E a lei piaceva l’idea di non pagare e anzi di poter esprimere il suo severo giudizio. Avevo chiesto a mia moglie cosa ne pensasse e lei mi aveva detto che lo riteneva inopportuno. - Portala lì a cena e basta, piuttosto. – Mi aveva suggerito. – Non mi va che si senta autorizzata a esprimere il suo parere sul nostro giornale. Il titolare del ristorante ha diritto ad avere la solita troupe che va a fare questi servizi di culinaria. - Andiamo giovedì? – Le dissi la volta dopo. - Al ristorante? - Sì. - Meglio mercoledì, che il supermercato rimane chiuso il pomeriggio. Ho tempo di prepararmi. - ...
... D’accordo. – Dissi. - A proposito, come devo vestirmi? Domanda interessante. L’avevo vista sempre in blue jeans. - Mettiti una gonna. - D’accordo. - Hai autoreggenti? – Le chiedo poi. - No, non le compera nessuno qui da noi. - No, domandavo se TU hai autoreggenti da mettere. - Io? E perché mai? - Per darti un tocco di femminilità. Rimase un po’ avvilita dall’osservazione. Praticamente le avevo detto che aveva bisogno di darsi una mossa. - D’accordo, – disse umilmente in conclusione. - Dove vengo a prenderti? - Passi a prendermi? - Che scoperte! Cosa pensavi, che ci dessimo appuntamento al ristorante? - No, cosa hai capito…! Di solito… Beh, abito in via Taramelli, 15. Dammi un colpo quando arrivi, che scendo. Mi diede il suo cellulare. Il mercoledì passai a prenderla alle 20. Scese di corsa. Indossava una gonna, elegante forse ma un po’ troppo lunga. Glielo avrei detto dopo. La baciai sulla guancia. - Ben arrivata! – Le dissi. - Sei gentile. Arrivati al ristorante ci diedero il tavolo che ci avevano riservato. - Esci spesso a cena con le amiche? – Mi domandò, dopo che ci sistemammo. - Tutti i mercoledì – Risposi. – O quasi. A volte sorgono problemi e… - A me hai chiesto se ero libera giovedì. C’era qualcun’altra? - No, – sorrisi. – Avevo pensato che nel giorno libero avessi già degli impegni. - Eh magari…! Da quando il supermercato fa orario continuato non frequento più neanche le amiche. - E gli ...