1. Diario cap. 1


    Data: 24/07/2019, Categorie: Etero Autore: nuove_esperienze

    ... sposatissimo che cercava inutilmente avventure su internet e due professionisti del rimorchi reale.Il primo, il più anziano di noi, era praticamente fuori gioco, troppo vino a cena, troppi cocktail dopo.L� altro invece si era attaccato a un tavolo in cui c� erano quattro donne sulla quarantina che prima parevano scocciate e poi avevano iniziato a socializzare con il mio collega, sempre più dimentico del mondo man mano che aumentava la possibilità di aggiungere una tacca alla vasta collezione di conquiste.Non erano donne meravigliose, erano tutte persone normali, un paio troppo truccate e sempre lo stesso paio decisamente troppo poco vestite. E poi non ero il tipo capace di andare lì a iniziare una discussione sul nulla guardando, tra le scollature, quella più invitante. Ma vedevo che una delle quattro era ormai a contatto con il mio collega, si guardavano negli occhi e si erano dimenticati del resto della compagnia.Insomma, al solito quello sveglio si era trovato una donna in dieci minuti. E magari lei gliela avrebbe perfino data, cosa che mi fece incazzare parecchio in verità.Comunque i due si alzarono con l� idea di andare a bere qualcosa in centro città, cosa che fece eclissare il nostro collega ormai cotto dall� alcol e una delle due tipe mal vestite e mal truccate.Decisero di andare tutti con una sola auto, quella del mio collega, e non serve dirlo ma lui guidava e alla sua destra si era messa subito la sua nuova �amica�. A me toccava dividere lo spazio dietro con due ...
    ... donne mai viste, con cui non avevo neanche parlato e di cui in verità mi importava poco. Potrei chiamarla selettività, o timidezza estrema, il fatto &egrave che non vedevo donne da sedurre ma sconosciute a cui non sapevo cosa dire.Comunque nei venti minuti di viaggio mi rilassai parecchio, era tardi, qualche bicchiere di vino lo avevo bevuto, la donna accanto a me aveva un profumo molto buono e la sua gamba stava attaccata alla mia per evidenti ragioni di spazio, così come le nostre spalle si toccavano.Parlavamo di cose innocue, che lavoro fai, quanti anni hai etc; notai che non aveva fede nuziale al dito mentre la mia sembrava brillare al buio più del solito, ma forse era una mia idea. La verità &egrave essendo un po� più alto di lei riuscivo a guardare bene la scollatura della maglia, a vedere la linea dei seni che scendeva per qualche centimetro prima di essere coperta, e se di solito la cosa mi lasciava indifferente sentivo salire il desiderio di guardare, la curiosità di scoprire come era fatta sotto i vestiti, di vedere la forma dei seni, sentire i capezzoli tra le dita e poi in bocca, la consistenza della sua carne. Avrebbe pensato male se avesse letto nei miei pensieri? Un� altro sposato che va in giro a mettere le corna alla moglie? Pensiero tanto errato nella realtà quanto vero nei desideri�Così continuai fino al parcheggio ad alternare sguardi al mondo attorno (la terza donna attaccata a facebook sul telefonino, i due davanti che già si sfioravano le mani con ogni ...
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