1. Zio marco


    Data: 25/07/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: michiamanotu

    Sono tutto sudato, diverse gocce di sudore scendono dalla mia fronte per infrangersi subito dopo contro il pavimento d’asfalto verde. Zio Marco dall’altro lato del campo sorride beffardo.
    
    “Ti ho spossato! Se vuoi smettiamo”, scherza.
    
    “No zio, non sono stanco per niente, posso reggere ancora”, rispondo io, anche se in realtà non mi sento più le gambe. Non sono così rammollito come può sembrare, sono abituato al movimento fisico, ho anche un fisichetto niente male per la mia età, appena vent’anni, non sono certo muscoloso ma tonico e definito, tuttavia giocare a tennis contro mio zio mi sfianca ogni volta. Zio si fa per dire, in realtà si tratta di uno dei più cari amici di mio padre, sin dai tempi del liceo. Lo conosco bene sin da piccolo, per questo gli ho affibbiato quel nomignolo: è praticamente uno di famiglia, già da quando avevo dodici/tredici anni mi portava a giocare a tennis contro di lui, che è un professionista e voleva insegnarmi qualcosa. Ho imparato bene, ma tenere testa a lui sarebbe impossibile per chiunque. L’uomo che mi sorride dall’altro lato del campo è sui quarantacinque, ha capelli brizzolati, folta barba, fisico muscoloso e braccia e gambe grosse forgiate dal duro allenamento nella sua disciplina.
    
    Improvvisamente decide di ridare il via al gioco e batte il servizio. Io, colto alla sprovvista mi lancio sulla pallina e rispondo per miracolo. Tengo duro, lotto per ogni punto, ma la partita continua fino alla sua inevitabile vittoria, però sono ...
    ... molto contento: sono riuscito a metterlo in seria difficoltà stavolta! Lui si avvicina e mi mette una mano sulla spalla. È affaticato e sudato, sento il suo odore forte mentre si avvicina e lo trovo molto gradevole, anche se faccio finta di nulla.
    
    “Se vai avanti di questo passo diventerai più bravo di me!” Mi dice orgoglioso.
    
    “Zio, è impossibile. Però avere un maestro come te è una forza!” Ribatto. In genere dopo aver giocato zio mi riaccompagna in macchina a casa dove mi faccio subito una doccia, ma oggi è estate e siamo entrambi sudati come non mai, quindi optiamo per rinfrescarci prima di andare via.
    
    Raggiungiamo gli spogliatoi, zio Marco apre la porta e mi fa passare, poi la chiude alle sue spalle.
    
    Non c’è nessuno, è un Lunedì mattina afosissimo, solo noi potevamo optare per una partita a tennis in un momento del genere: ci piacciono molto le sfide. Mi siedo su una panca, tolgo la maglietta, i pantaloncini, le scarpette e le calze prima di lanciarmi sotto una doccia, poi ho un momento di esitazione, non so se sia il caso di togliermi anche le mutande davanti a zio Marco. Anche lui nel frattempo è rimasto in mutande. Noto che nonostante lo sport e la palestra il suo corpo virile, muscoloso e villosissimo ha dovuto cedere all’età. Sotto ai suoi gonfi pettorali, coronati da due capezzoloni rossi e larghi, si è formata una bella pancetta, non troppo prominente ma dall’aspetto bello morbido. Mi accorgo che lo sto fissando quando sento che anche i suoi occhi sono su di ...
«1234»