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Triangolo isoscele ...storia di una vendetta (parte quarta)
Data: 26/07/2019, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Neottolemo
... assiscurazione dato che il mio aiuto l’hai strappato con un ricatto, sai non vorrei mai che il video comparisse da qualche parte...” “e poi ti ricordo il nostro patto, hai avuto ciò che chiedevi? Ora devi fare per una giornata tutto ciò che voglio io! Ti manderò un messaggio il giorno prima...tieniti pronta!”. Informai Luisa che tutto era pronto per vedere Nadia e lei mi rispose che non vedeva l’ora. Il 15 aprile inviai il messagigo a Nadia “domani prendi la giornata libera...inventati ciò che credi. Vieni vestita con perizoma a filo scarpe alte e niente reggiseno. Ci vediamo fuori dalla Esselunga della Volta alle 10. Se mancherai sai già ciò che succede”. Nadia rispose con un semplice “Va bene..”. La conoscevo abbastanza per sapere che era eccitata all’idea di incontrami nuovamente. I nostri rapporti avevano avuto un trasporto che travalicava il semplice argine dell’incontro sessuale ed Albeto in più di un occasione mi aveva confessato come Nadia insistesse spesso per incantrarmi a discapito di nuove amicizie. La immaginavo prepararsi appena Alberto varcava l’uscio di casa...mettersi a goccia a goccia il profumo sul corpo ancora e nudo e poi vestirsi come le era stato comandato indugiando con la mano lungo i suoi seni e la sua figa che già rasentava l’umidità. Si presentò puntuale nel luogo convenuto, mi vide e salì sulla mia automobile. “ciao quanto tempo che non ci vedevamo…come stai?”, Il profumo di j’adore riempiva già l’abitacolo quando la ...
... salutai anche io con calore. “Nadia, immagino che sai perché ci siamo visti”, “sei stao chiaro io e te abbiamo una faccenda in sospeso. Chiaramente Alberto non deve sapere nulla del nostro patto, ma come vedi so mantenere quando sono in debito”. “ok meglio così...ed Alberto come stà?”; “abbacchiato da quando abbiamo fatto quel video, quasi quasi dovevo farlo continuare a scopare con quella puttanella che almeno ogni tanto il muso lo alzava, ora è peggio che un cucciolo. Ma tu sei avvocato e lo sai, dovevo difendere quanto era mio, e così ho fatto e non rimpiango nulla. Piuttosto tu perché sei sparito?” “Beh capirai da sola che dopo quello che è successo non si poteva più continuare a vedersi in tre ed ho preferito così. Ora apri il cruscotto e prendi la benda che c’è dentro e dammela e girati”. Nadia obbedì me mi porse la benda. Mi diede le spalle e la bendai stringendo con forsa il nodo in modo che lei non vedesse nulla. Le legai la cintura e partii. Tentò di rivolgermi la parola ma le diedi il divieto di parlare ed alzai il volume della radio in modo che non potesse orientarsi neppure con l’udito. Procedemmo per qualche chilometro quando con la mano comincia a ocare le gambe di Nadia. Erano mobide e lunghe e cla mia mano clda indugiava lungo tutto il loro percorso fino a risalire al pube. Nadia a quel tocco ebbe un piccolo femito ma divaricò piano le gambe in modo da permettermi di arrivare alla figa che era già fadicia. L’oscurità ed il mio ...