1. Triangolo isoscele ...storia di una vendetta (parte quarta)


    Data: 26/07/2019, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Neottolemo

    ... mutismo aumentavano l’eccitazione in lei che si sentiva toccata da un amano estranea nella sua più profonda oscentità. Le mie dita raggiunserò ben presto il clitoride e iniziai a sfregarlo in modo da sentirlo sempre più duro sotto le mie dita. Il contatto faceva gemere Nadia a cui il tocco procurava sempre maggiori sospiri di piacere.
    
    Iniziò a cercarmi il pene con la mano ma la scostai riportandola alla sua coscia e continuai a masturbarla passando dal clitoride alla figa e penetrandola per quanto la posizione scomoda dell’automobile me lo permettesse.
    
    Quasi all’orgasmo ritirai le mie dita che odoravano già della voglia di Nadia, per lasciarle addosso quella voglia che si esprime tutta nel primo orgasmo ed anche perché il luogo prescelto si intravedeva oamai da lontano.
    
    Avevo affittato una piccola casa in campagna di poprietà di un mio amico dove passavo qualche weekend in relax e che avevo eletto a luogo dei giochi e delle piccole feste con coppie che organizzavo con Luisa.
    
    La casa era abbastnza isolata senza segnali che potessro far capire dove ci trovassimo.
    
    Feci scendere Nadia ma non le tolsi la benda per precauszione fino a quando non avevamo attraversato la soglia di casa.
    
    Non avevo aperto le ante per cui l’interno della casa era completamente al buio e mi affettai ad accendere le molte candele che avevo preparato per poi togliere la benda a Nadia.
    
    “cavolo che atmosfera!!” mi disse avvicnadosi a me “dai finisci quello che hai comimnciato in ...
    ... macchina che ho una voglia!! Era da tempo che ti desideravo ancora e solo tu puoi scoparmi come Alberto non sa fare!!”
    
    Le tolsi l’impermeabile e la gonna e la lasciai unicamene con il perizoma a filo e le scarpe alte.
    
    La potai in camera e la distesi sul letto.
    
    Anche il letto era circondato da candele e Nadia si eccitò ancor di più a quell’atmosfera molto gotica.
    
    Cercò subito avidamente il mio cazzo ma io la fermai.
    
    La stesi sul letto e dopo averle spostato il perizoma continuai a sfegarle il clitoride fino a quando la sua figa non divenne un lago.
    
    Continua fino al limite ultimo dell’orgasmo, lasciandola li sul bordo del paicere.
    
    I suoi capezzoli erano diventati durissimi e ne presi uno tra i denti succhiando con avidità e umettando della mia saliva tutto il suo seno.
    
    A quel punto allungai una mano al comodino e presi due paia di manette inchiodando i polsi di nadia alle estremità del letto.
    
    Nadia mi guardava ancor più eccitata mentre le mie mani ancora indugiavano sul clitoride. Non era preoccupata che l’avessi legata, mi conosceva e mi aveva confidato che quel gioco le era sempre piaciuto per cui non avevo fatto altro che mettere in atto una sua fantasia.
    
    “dai continua fammi venire cazzo che non riesco più a tenermi!! Forza!! Scopami bastardo scopami a cazzo nudo”.
    
    Nadia oramai era al culmimne dell’eccitazione tanto che quella posizione costretta le procurava continue contrazioni alla figa ed alle natiche.
    
    Fu li che una porta si aprì ed entro ...
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