1. Leccami il culo! - 2


    Data: 26/07/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: adad

    L’appartamento aveva un tocco di classe: ben arredato, elegante, bar fornito… ma anonimo e freddo nell’insieme. Senza dir niente, Mister mi guidò in camera da letto.
    
    “Spogliati, se vuoi, - mi disse – ma tieni le mutande, il cazzo di un uomo non mi interessa. Io ti raggiungo subito.”, e uscì, chiudendo la porta.
    
    Mi guardai attorno: anche qui la stessa atmosfera anonima. L’unico elemento che dava un certo calore all’ambiente era il grande letto a due piazze, l’unico evidentemente usato e ‘frequentato’ con una certa assiduità.
    
    Decisi che era meglio spogliarmi, così mi tolsi tutto e rimasi in mutande. Mi sedetti sulla sponda del letto e aspettai. Ma che fine aveva fatto Mister? Mi distesi all’indietro a fissare il soffitto, la sinistra sotto la nuca, la destra a lisciarmi l’uccello che mi sfrigolava sotto le mutande per l’eccitazione.
    
    D’un tratto, sentii la porta aprirsi. Sollevai la testa, poi scattai in piedi. Mister era sulla soglia, terribilmente fantastico, terribilmente arrapante! Indossava una camicia da poliziotto, con i polsini sbottonati e completamente aperta su un petto leggermente peloso e su un ventre piatto; sotto, aveva un paio di slip immacolati, di quelli col taglio davanti, che mi fanno impazzire. Teneva in mano un bicchiere con due dita di liquore ambrato; il cazzo gli si allungava di traverso, duro e vigoroso, sotto il tessuto. Una grossa macchia umida ne marcava l’estremità.
    
    Mister rimase un momento sulla soglia a fissarmi con lo sguardo ...
    ... accigliato e io mi sentii annientare: avevo davanti a me il Maschio allo stato puro e l’unica cosa che volevo in quel momento era arrendermi alla sua superiorità, sottomettermi al suo potere, cedere alla sua virilità. Sempre fissandomi negli occhi, Mister bevve un sorso di liquore, poi depose il bicchiere su un tavolinetto vicino alla porta e le sue gambe poderose mossero verso di me.
    
    I muscoli possenti delle cosce si contraevano e guizzavano ad ogni passo. Si sedette a gambe larghe sulla sponda del letto.
    
    Il peso dei coglioni fece pendere la sacca degli slip che li conteneva. E’ strano quali minuzie vengono colte in certi momenti di particolare emozione. Mister mi fece cenno di avvicinarmi. Mi posi davanti a lui. La sua sola presenza mi faceva sentire meschino e ridicolo nella mia nudità.
    
    Al suo cenno mi inginocchiai in mezzo alle sue cosce; lui si toccò il pacco.
    
    “Fammi vedere quello che sai fare!”, mi disse.
    
    Allora mi avvicinai col volto al suo inguine e inspirai profondamente, inalando l’aroma conturbante che ne trasudava… Poi, d’impulso, poggiai le labbra sull’involto dei coglioni e lo baciai. Era caldo, profumato e… morbido! Il tessuto degli slip era umidiccio di sudore e la cosa mi infregolò ancora di più. Sono un po’ feticista, lo ammetto.
    
    Mister fremette quando presi a mordicchiarlo lì sotto.
    
    “Sì…”, lo sentii sospirare.
    
    E contemporaneamente, divaricò maggiormente le cosce e spinse avanti il bacino, per rendermi più agevole la manovra. Continuai a ...
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