1. Leccami il culo! - 2


    Data: 26/07/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: adad

    ... con voce strozzata – Vieni, puttana… Vieni a bere, presto!”
    
    Stava venendo senza neanche toccarsi! Veloce, mi staccai dal suo culo e
    
    mi precipitai ad avvolgere con le labbra la punta ancora più voluminosa del suo nerchio: in quel preciso momento, con un gemito e uno spasmo che lo scosse in tutto il corpo, Mister si abbandonò all’orgasmo. Il suo cazzo mi eiettò in bocca un fiotto di liquido sciropposo, denso e caldissimo. Automaticamente, lo ingoiai, senza sentirne neanche il sapore; automaticamente gli afferrai l’uccello e lo tenni stretto con entrambe le mani, in modo che gli scatti eiaculatori non me lo facessero uscire di bocca.
    
    Il suo cazzo continuò a sborrare e io continuai a deglutire, e solo alla fine, quando il flusso cominciò ad esaurirsi, riuscii a sentirne il sapore. Era dolciastro, con un retrogusto amarognolo… straordinariamente gradevole!
    
    A questo punto, Mister collassò sul letto, ansimando, e io gli andai dietro, sempre tenendo saldamente in bocca il suo pisellone che, pur ammosciandosi, continuava a stillare un filo di denso e gustoso elisire. Ancora col fiato grosso, Mister mi carezzò piano la guancia.
    
    “Sei bravo… - mormorò – devo dire che mi hai fatto godere come un maiale.”
    
    Smisi di poppare il suo capezzolone ormai frollo.
    
    “Me ne sono accorto.”, risposi, allungando la punta della lingua a lambire una gocciolina grumosa appena sgorgata dal taglietto. Mister fremette.
    
    “Puoi farti una sega, se vuoi.”, concesse.
    
    “Ti ringrazio, - gli ...
    ... risposi – ma preferisco farmela dopo, a casa. Non c’è gusto così.”
    
    “Mi dispiace, te l’avevo detto che…”
    
    “Certo, non preoccuparti. – lo interruppi - Sei stato chiaro e io ho accettato. Nessun problema.”, e gli ripresi in bocca il bigolone ormai del tutto moscio, ma ancora defluente sugo.
    
    “Senti, - riprese Mister – io non sono… insomma, sono maschio, te ne sei reso conto, e ho la ragazza… Penso che ci sposeremo una volta o l’altra…”
    
    “Ma perché, allora…”, riuscii a frenarmi, ma non in tempo.
    
    “Perché vado a froci? – concluse lui – Beh, perché siete bravi a fare pompini… e poi siete anche fantastici con la lingua…”
    
    “Ti piace farti leccare il culo, eh?”
    
    “Mi fa impazzire… - ammise lui con aria sognante – Lo preferisco quasi a tutto il resto…”
    
    “E questo le ragazze difficilmente te lo fanno.”, dissi.
    
    “Non glielo chiedo neanche…”
    
    E poi il frocio sarei io!, pensai. Rimanemmo un po’ in silenzio, lui assorto nella sua beatitudine postorgasmica, io assorto nella mia beatitudine degustatoria.
    
    “Adesso dobbiamo andare. – si riscosse lui dopo un po’, togliendomi il suo cazzo di bocca – Ti riaccompagno ai giardini o preferisci che ti porti da un’altra parte.”
    
    “Grazie, - feci io – ma basta che mi lasci alla prima fermata del tram.”
    
    Lo osservai alzarsi mollemente dal letto, raccogliere da terra gli slip e rimetterseli a fatica, bagnati com’erano ancora. Dio, che maschio, che fantastico animale da sesso!
    
    “Mister, - gli dissi d’impulso – se ti va, possiamo ...