1. Ilenia (mia) 2


    Data: 27/07/2019, Categorie: Etero Autore: G, S., Fonte: EroticiRacconti

    L’aria di quel Dicembre era molto fredda, sembrava che il Natale stesse arrivando con tutti gli onori del caso, con tutti i suoi tratti caratterizzanti. Le vetrine in festa e la città che sembrava ritornare indietro nel tempo, rallentando, mi confondevano trasmettendomi un misto di gioia e ansia. Ilenia era quasi sempre con me, le uscite con il suo ragazzo si erano ridotte, solo quando davvero non poteva negarsi usciva per incontrarlo ed ogni volta che lasciava casa senza di me un pizzico di gelosia mi saliva allo stomaco come una fredda fitta. Non potevo dire nulla, da un lato ero io il terzo incomodo, dall’altro volevo mantenere un atteggiamento distaste. La mia cultura mi impediva di mostrarmi sofferente e non volevo mi vedesse debole nel cercala assiduamente. Non so dirvi se in poco più di un mese mi ero innamorato o se, semplicemente ero avvinghiato dalla passione, ma iniziava ad infastidirmi il fatto che celasse la nostra relazione a Luca e Saverio. Dovevo sopportare il suo attendere che i ragazzi dormissero per scendere nel mio letto o che, qualche volta, non scendesse affatto. Il perché non glielo chiedevo ma era chiaro che non volesse che i ragazzi pensassero a lei come una poco di buono. Parlai con Samuele, mio collega e caro amico, nonché addestratore cinofilo per i miei coccoloni, della situazione e lui mi consigliò di volgere la situazione a mio favore. Non amo la tecnologia, ma mi accorsi che in certe occasioni poteva darmi una mano. Quella sera stessa, ...
    ... infatti, Ilenia mi disse che sarebbe rimasta sopra perché i ragazzi avevano intenzione, come era loro solito quando dovevano fare qualche prova d’esame, di studiare tutta la notte e che, quindi, se le fosse scesa si sarebbero accorti di tutto. La salutai con un semplice gesto della mano, mostrandomi nervoso. Come per vendetta o per gioco di seduzione s’alzo e s’avviò alla porta, ma quella volta non ebbe il mio ricorrerla per baciarla e pizzicargli il culo. Rimase sulla porta un poco, sentivo che mi guardava, quel cambiamento di atteggiamento l’aveva colpita. -“io vado” non risposi. - “va be, dai” rise e si lasciò la porta alle spalle. Credeva che scherzassi (in fondo era vero, stavo solo preparandomi una specie di tattica per potermela godere anche quando era lontana dal mio giaciglio) Non mandai nessun messaggio. L’avevo abituata, in quel poco tempo, anche quando non era con me a ricevere qualche complimento, tramite Wapp, prima di dormire. Era passata più di un’ora e rivolgendomi a Cesare che mi guardava con i suoi occhi ambra aspettando che l’carezzassi, dissi: “mi sa che chi voleva fregare e stato fregato” e gli passi la mano sul muscoloso collo. Squillo il cellulare, Non avevo toppato, era lei. Aveva tirato come suo solito, ma qualcosa non gli tornava e non riusciva a prendere sonno: -“ Giò, che fai? Io non riesco a dormire” -“stavo passando la spazzola ai cani” “ ah, quindi a me non pensavi, credevo che almeno tu…” cercava di farmi sentire in colpa per l’atteggiamento, sapeva ...
«1234»