1. Un pomeriggio sotto il sole.


    Data: 27/07/2019, Categorie: Etero Autore: Richy, Fonte: RaccontiMilu

    Lago di Garda, estate.Avevamo trascorso la giornata sulle rive dal grande Lago prendendo il sole in costume. Come tanti altri, eravamo arrivati al mattino presto nella vana speranza di trovare un posto appartato, cosa ovviamente impossibile.La giornata era trascorsa piacevolmente dormendo tutto il giorno sul prato in riva al lago, una pausa pranzo al sacco a base di riso freddo preparato la sera prima da Elena, qualche chiacchiera coi passanti su quanto fosse splendida la giornata, queste erano state le nostre attività che ci avevano tenuto occupati fino al momento di rientrare.Verso il tardo pomeriggio avevamo raccolto le nostre cose e ancora mezzi addormentati, ci eravamo incamminati verso il parcheggio seguiti da altri. Il gruppo si muoveva lento e silenzioso, quasi sembrava un'orda di zombie, spenti e cotti dalla calura estiva:"Che palle tornare, ora ci aspetta l'autostrada.." dissi."E' stata una bella giornata, grazie di avermi portato al lago, e poi staremo ancora assieme, non è affatto finita!"Elena era l'unica ragazza che conoscessi che non smettesse mai di sorridere, sempre positiva, mi travolgeva sempre col suo entusiasmo:"Si lo so che non è finita, però sarei rimasto a dormire sul prato tutto il giorno, che pace..""ahah tu dormiresti sempre sei un ghiro!" e dopo avermi tirato a sè per baciarmi "e questo per farmi perdonare che ti prendo sempre in giro!" e così ridendo e scherzando eravamo arrivati alla macchina.Poco dopo eravamo già per strada, il traffico era ...
    ... intenso ma fortunatamente una volta passati il casello l'autostrada si rivelò assai meno trafficata. Finestrini abbassati, l'autoradio faceva da base con le canzoni dei gun's'roses accompagnando Elena che cantava a squarciagola ammirata da me. Con la sua solita canottiera rockettara, era uno spettacolo con le sue curve, inoltre il tatuaggio sulla spalla raffigurante un angelo morto, le donava quel stile in più che mi intrigava ogni volta che lo vedevo."che figo che sei quando guidi con gli occhiali da sole!" mi disse, anche se in realtà ero semplicemente in maglietta e pantaloncini corti: "ah si? allora me la dai quando arriviamo??" risposi scherzando."che domande!!!! ma certo, lo sai che se fosse per me lo farei sempre""allora accelero così arriviamo prima!" dissi premendo il pedale.Lei invece ebbe un'altra idea, e avvicinandosi al mio sedile, allungò una mano sul mio pacco iniziando a massaggiarlo da sopra i jeans, da parte mia cercai di rimanere indifferente alla provocazione anche se la mia erezione tradiva la mia indifferenza. Continuò così per diversi minuti, poi, allungando l'altra mano, mi sollevò la maglietta cercando di slacciarmi la cintura"Ma che combini?" "sssh tu guida che qua ci penso io.."Così dicendo mi sbottonò i jeans liberando il mio pene che stava già spingendo da un po' per uscire dai boxer, mostrandosi in tutta la sua eccitazione. Elena non perse tempo prendendolo in mano e iniziando un dolce su e giù, facendo scorrere lentamente la pelle che mi ricopriva ...
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