La ragazza dai capelli rossi 5
Data: 29/07/2019,
Categorie:
Etero
Autore: Perseus
La riunione richiede tutta la sua attenzione. D’altronde è stato lui ad essere stato spedito in trasferta e a lui tocca il rapporto ai colleghi. Per quanto il suo pensiero cerchi ogni più piccolo spiraglio per fuggire da quella gabbia di lavoro per dirigersi ansioso verso casa e a ciò che vi troverà, Vittorio è costretto a rimanere concentrato sul lavoro e a richiamare all’ordine ogni fuga clandestina della propria mente. La sua unica fortuna è che le ore scorrono più in fretta quando si è impegnati e così, in men che non si dica, giunge il tempo di salutare i colleghi. Una parte di lui, non può negarlo, vorrebbe fermarsi un poco a parlar con loro, scambiare quattro chiacchiere e ridere un po’ con la Zia e poi, perché no, rivolgere qualche attenzione a Michela. Ma non stasera. Stringe la mano e scambia due baci con Michela prima di abbracciare affettuosamente Alda che lo guarda con fare di rimprovero. Non c’è bisogno di parole tra loro, si conoscono da troppi anni. “Zia, porta pazienza, ho bisogno di andare a casa.” La signora lo segue con lo sguardo fin fuori dall’edificio, scuotendo il capo. Sei pronto? La voce torna a farsi sentire nel momento in cui lo sportello viene aperto. A trovarti la casa vuota, s’intende ghigna la voce divertita. Questa volta, però, Vittorio non se la prende. Sa che il suo alter ego non ha fatto altro che dare forma ad un pensiero che già gli aleggiava nella mente. Ma se prima era solo una nuvola vaga e indistinta ora, dai contorni ben definiti ...
... e concreti, sapere di avere una sconosciuta in casa, fa tutto un altro effetto. “La tua simpatia è così irresistibile che, a volte, mi chiedo da chi tu possa aver preso.” Da te non di certo, caro mio. Il tragitto verso casa si rivela più lungo che mai. Il traffico è incredibilmente intenso, i semafori non hanno alcuna intenzione di lasciar scattare il verde, come se volessero trattenere il rosso e non farlo più andare via, e le strade… sembra che in quelle poche ore di lavoro abbiano aggiunto decine di metri ad ogni via. Questa è tua sorella, sussurra decisa la voce mentre Vittorio avanza lentamente, bloccato tra le auto prima di un incrocio. “Cosa?” Il tempo di pronunciare quella singola parola e il telefono suona e s’illumina, segnalando l’arrivo di un messaggio. Non dovrebbe, ma sta procedendo talmente piano che Vittorio ci butta uno sguardo veloce. È sua sorella. “Ma com…?” Touché, trionfa la voce, e se vuoi ti dico anche cosa dice il messaggio. “No. Preferisco fare da me, grazie.” Come preferisci. La macchina davanti avanza e si ferma di nuovo. Dopo toccherà finalmente a lui a immettersi sulla principale. Al volo apre WhatsApp. “Hai chiamato i carabinieri?” Ahia, ridacchia la compagnia nella sua testa. “Stai zitta.” Mette via il telefono, infastidito. Sa benissimo che lei si preoccupa per lui e che se si muove così è solo per amore fraterno. Ma sa anche che è tutta la vita che si muove secondo le regole, secondo gli schemi, soddisfacendo ogni singola aspettativa e non ...