1. L'occhio indiscreto


    Data: 29/07/2019, Categorie: Voyeur Autore: passepartout, Fonte: EroticiRacconti

    ... deserta?” “Immaginavo d’inginocchiarmi e di scoprire quanto fosse grande l’erezione di quell’uomo senza volto, gli aprivo la patta dei pantaloni e glielo tiravo fuori, era grosso, un cazzo grosso come quelli che vedo nei video porno.” “Non ti sentivi in colpa verso il tuo ragazzo?” “Forse un po’, ma poi guardavo questo membro enorme e l’idea di averlo dentro di me cancellava ogni altro pensiero” “Si è così Sarah, altrimenti non saresti una monella, sai che in quella situazione non potresti tirarti indietro. Non lo vorresti” Ci fu qualche secondo di silenzio, poi la voce riprese: “E poi?” Sarah chiuse gli occhi e immaginò la sua fantasia, come l’aveva immaginata tante notti e con una voce che sentiva provenire da lontano rispose: “Lo tenevo nella mia piccola mano destra, mi sembrava così enorme, mi fissava col suo occhio da ciclope, la cappella scarlatta e gonfia e decisi d’ingoiarlo. Prima il glande, che schiacciai sul mio palato mentre la lingua gli roteava intorno, poi il resto, fino alla gola, quando fu completamente bagnato dalla mia saliva iniziai a pomparlo, prima lentamente poi sempre più veloce, ascoltando i suoi mugolii, col timore che qualcuno piombasse in quel vicolo e ci sorprendesse, senza riparo alcuno” la ragazza si fermò. L’uomo sospirò all’altro capo del telefono, poi disse: “Mentre ci pensi senti ancora il suo odore, il suo sapore ...
    ... nella tua bocca, non è così?” “…Si, sento le sue mani che mi frugano tra le cosce, sento la sua lingua che indugia sul mio clitoride e poi succhia le mie labbra glabre, sento le sue lunghe dita che entrano dentro di me e massaggiano la parete superiore della mia fica, scatenando scariche elettriche che partono dal cervello per morire nel centro del mio sesso” La mano si Sarah era tornata ad accarezzare il pube, spingendosi sempre più in basso ma questo la voce poteva vederlo benissimo attraverso la telecamera che aveva installato dietro lo specchio appeso al muro, quando era entrato in casa spacciandosi per il tecnico del telefono mesi prima. “Dimmi come vuoi essere presa Sarah” “Voglio…voglio…che mi monti, alla pecorina, che mi alzi la gonna la ripieghi sulla schiena e mi scopra completamente e mentre sento l’aria che scivola tra le mie natiche nude, che carezza il mio sesso lui entri in me, con tutta la vigorìa che il suo cazzo riuscirà a metterci, voglio sentirlo potente dentro di me, che arrivi fino in fondo che mi faccia godere…come sto godendo ora…veeengo!” gridò sfinita al telefono, mentre la sua mano stringeva forte la vagina e le gambe tremavano nude sul letto. La voce, allontanò l’apparecchio dall’orecchio e chiuse la chiamata, finendo di godersi lo spettacolo sullo schermo del suo computer. Poi tornò a connettersi sul forum con nick di Ulysses. 
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