1. La mia prima volta fu con i miei cugini


    Data: 30/07/2019, Categorie: Prime Esperienze Autore: beast, Fonte: EroticiRacconti

    Avevo appena finito la quarta liceo, come ogni estate i miei mi avevano portato dai nonni nella loro casa di campagna. Era una vecchia cascina che al tempo della seconda guerra mondiale il bisnonno aveva sistemato per la bisnonna e i nonni quando erano sfollati da Milano durante i bombardamenti degli alleati. Da allora era diventata la casa delle vacanze di famiglia. Da quando posso ricordare, mentre i miei restavano in città a lavorare, tutte le estati le passavo con i nonni e i miei cugini in quella bella casa dalle spessa mura di pietra. Era una casa fresca e vagamente umida, almeno al piano terra, mentre le camere al piano di sopra risultavano più ariose e ventilate. Oltre alla camera dei nonni, con un grande letto matrimoniale in stile impero, c’erano un sacco di stanze, in altre due camere matrimoniali dormivano i miei e gli zii, quando arrivavano il venerdì sera per passare il week-end con noi, poi c’era la mia cameretta col mio letto a una piazza e mezza, e la camera in cui, in un vecchio letto a castello, dormivano i miei adorati cugini. Matteo e Simone, un anno esatto più grandi di me, gemelli omozigoti, talmente identici che quasi solo io e la nonna riuscivamo a distinguerli. Bruni, capelli rasati cortissimi, occhi scuri, alti almeno una quindicina di centimetri più di me, corpo reso asciutto e muscoloso dagli intensi allenamenti che facevano tre volte alla settimana con la loro squadra di rugby, erano ovviamente molto affiatati, tanto che a volte uno cominciava ...
    ... una frase e l’altro la finiva, poi tutti e tre scoppiavamo a ridere rotolandoci per terra come degli scemi. Erano almeno quattro mesi che non ci vedevamo e quell’estate li trovai decisamente più grandi e attraenti dell’ultima volta, la ridicola peluria che adornava i loro visi si era trasformata in una vera e propria barba, anche se rasata, la mascella, la muscolatura, anche la voce erano divenute più dure, più adulte. Persino i loro sguardi non mi sembravano più gli stessi, ma forse era solo una mia impressione, del resto anche io non ero rimasta proprio la stessa ragazzina dell’estate precedente, avevo avuto le prime esperienze con due compagni di liceo, anche se in realtà non eravamo andati oltre alla limonata e alla reciproca masturbazione. E il mio corpo aveva perso quell’aspetto efebico per il quale quei due mi avevano sempre preso in giro. Il seno aveva cominciato a guadagnarsi una sua dignità, anche se, negli anni a seguire, sarebbe cresciuto ulteriormente, i fianchi si erano assottigliati o forse così sembrava a causa del sedere che aveva assunto una bella forma a mandolino. Tutta l’estate sembrò procedere diversamente da quelle precedenti, i nostri giochi, i nostri scherzi, le nostre chiacchierate notturne non erano più innocenti come l’anno prima, sempre più spesso parlavamo di sesso, probabilmente erano i nostri ormoni ormai scatenati che guidavano le nostre scelte dialettiche. Quel giorno, lo ricordo molto bene, faceva un caldo esagerato, così per trovare un po’ di ...
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