1. 092 - Cristina con i figli e i loro amici, si conferma una gran vacca


    Data: 30/07/2019, Categorie: Etero Sesso di Gruppo Incesti Autoerotismo Gay / Bisex Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu

    ... feci in modo che salisse ulteriormente. Dal bordo dell�indumento alla figa c�erano pochi centimetri, mi lasciai andare all�indietro stiracchiandomi, appoggiai il capo allo schienale, le gambe aperte e gli mostrai la mia figa lucida di umori.Terminarono di giocare e qualcuno disse che doveva tornare a casa che i suoi genitori l�avrebbero dato per disperso. Così io mi alzai e salutai i miei ospiti ritirandomi in camera.Avevo provocato inutilmente Louis e alla fine non era successo nulla, mi sentivo abbacchiata, tanto sforzo per nulla. In fondo cosa pretendevo? Mica poteva nascere un orgia! Mi ero divertita ed eccitata, la mia patata bagnata lo testimoniava, ma non potevo esigere che il ragazzo mi scopasse lì su due piedi e per di più di fronte ai miei figli.Un piano, dovevo escogitare un piano, l�ideale sarebbe stato riuscire a trovarmi sola in casa con il negretto cazzuto! Gli avrei fatto passare io lo stiramento all�adduttore! L�avrei massaggiato io quel grosso e lunghissimo bananone scuro. L�avrei leccato come un cono al cioccolato e alla fine mi sarei gustata anche la buona e densa crema. Mentre pensavo a queste cose libidinose, la mia mano fra le cosce e le dita a muoversi sul grilletto indurito.Fu un semplice ditalino, ma con nella mente quel grosso palo che ormai occupava in pianta stabile il mio cervello infermo. Venni bagnandomi le dita e poi le succhiai gustandone il sapore agro e al contempo dolce dei miei abbondanti umori.Quando uscii dalla mia camera in casa non ...
    ... c�era più nessuno, tutti fuori a cercare figa giovane, mentre la mia era lì ardente e vogliosa, sempre inappagata, perennemente desiderosa e affamata di cazzo giovane e duro!!! Era sempre così, un ditalino era solo un palliativo, una panacea senza effetto, una piccola e ininfluente goccia nel mare. Mi tornò in mente lo psicologo, ci dovevo andare, magari lui avrebbe risolto la questione. Pensai a uno psicologo bello, di quelli tipo Raoul Bova, con gli occhiali, mi vidi sdraiata sul lettino eeee�. ee no cavoli!!! No!!!! Cazzo che mente distorta, già lo psicologo me lo stava sbattendo dentro. In queste condizioni nemmeno una psicologa femmina poteva calmarmi, avrei cercato sicuramente di farmi pure lei. Ninfomane, già questo era il termine che più mi si addiceva!! Andai in bagno e aprii la doccia mi infilai sotto e girai il miscelatore lentamente fin quando i getti d�acqua calda divennero freddi e iniziarono a battere su di me come un temporale d�estate, mi sforzai di rimanere lì sotto a quella tempesta, lo feci per alcuni minuti poi mi sottrassi e uscii. Rimasi così, con i piedi nudi sul pavimento, ferma a lasciare colare i rivoli d�acqua che scendendo accarezzavano il mio corpo con estrema dolcezza. Quando dopo essermi asciugata e rivestita me ne andai in cucina, mi accorsi che la doccia fredda era stata un toccasana, che i bollenti spiriti si erano placati e che finalmente la mia testa era sgombra da strane e porche idee.Il giorno seguente in piscina con il mio costume intero, ...
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