092 - Cristina con i figli e i loro amici, si conferma una gran vacca
Data: 30/07/2019,
Categorie:
Etero
Sesso di Gruppo
Incesti
Autoerotismo
Gay / Bisex
Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu
... cazzi duri si avviarono verso il bagno. Come avrei voluto tenerli in mano io, tutti e cinque e farli pisciare uno per volta. Li avrei sgocciolati per bene agitandoli e scrollandoli con cura, magari una leccatina alla cappella, invece no, ovviamente non lo feci, aprii le finestre per far prendere aria alla camera e me ne andai. Dopo una buona mezzora uno dopo l�altro si sedettero a tavola e stancamente si gustarono il caffè. Notai che Louis sbirciava sovente nella mia ampia scollatura. La vestaglietta rosa era solo legata a vita e quando mi muovevo, i lembi si spostavano e le tette si mostravano generosamente. Per dovere di ospitalità chiesi ai ragazzi se si volevano fermare a pranzo e loro mi risposero candidamente di si. Verso le tredici e trenta pranzammo e poi i giovani si impadronirono della play station e si piazzarono davanti alla tv a giocare. Io sparecchiai la tavola e poi, vecchia in mezzo ai giovani, mi sedetti sull�unica poltrona rimasta libera. Dopo un po� che stavo lì a guardarli gareggiare, mi accorsi che Giuliano mi guardava in modo strano facendomi dei segnali con gli occhi. Abbassava lo sguardo in direzione delle mie gambe e poi mi guardava negli occhi facendo delle smorfie. Subito non compresi, ma poi capii il suo segnale, le mie gambe poco coperte, un po� divaricate e il fatto di essere senza mutande, faceva si che i miei allievi mi vedessero la patatina!! Chiusi le gambe, ma non mi sognai nemmeno di andarmi a infilare un indumento intimo. Nelle vesti da ...
... troia, io mi sentivo benissimo, più riuscivo a provocare e meglio era. Distrattamente, infatti, continuai a guardare le corse delle auto sullo schermo e lasciai che le mie cosce si aprissero di nuovo un po�. La macchina da corsa che virtualmente guidava Louis, sbandò e si schiantò contro il guard-rail. Rimasi seria ma compresi benissimo il perché dell�incidente, il ragazzo non guardava più la pista che scorreva sullo schermo ma guardava fra le mie cosce. Buttò incavolato il joy-stick sulla poltrona e tenendosi una mano sul pube si spostò più in là. Ora era perfettamente in direzione della mia figa. Una donna normale, non puttana come la sottoscritta, avrebbe chiuso almeno le gambe e invece la solita baldracca che albergava in me, lasciò le cose come stavano. Guardavo interessatissima la corsa sullo schermo approvando le manovre di questo o di quel ragazzo, mentre con la coda dell�occhio seguivo le manovre di Louis. Lo teneva alla sua destra, appoggiato alla coscia, con la cappella che puntava contro la stoffa del pantalone verso l�esterno di un bel po�. Mi chinai in avanti per avvicinarmi alla tv e meglio vedere le gesta dei ragazzi e le tette si mostrarono in tutto il loro splendore. Non mi sarei stupita se avessi visto comparire all�improvviso una macchia umida sul pantalone.Io fingevo di non vedere le sue manovre e lui se lo massaggiava da sopra la tuta ormai sfacciatamente. Anch�io da porca spudorata, appoggiai la mano destra sulla vestaglia, proprio in mezzo alle gambe e ...