1. A ripetizioni di latino dal nuovo prof


    Data: 31/07/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: bracciobeast

    Non andavo affatto bene in latino e i miei genitori mi obbligavano a prendere ripetizioni da un noiosissimo professore in pensione. Era luglio inoltrato e per fortuna il vecchio se ne era andato in vacanza con sua moglie per due settimane, così mamma si era subito preoccupata di trovarmi un rimpiazzo. Arrivato sotto casa sua, citofonai al mio nuovo insegnante e mi arrampicai su per il vecchio vano scala. Mi venne ad aprire la porta e rimasi a bocca aperta, mi aspettavo un altro vegliardo e invece mi trovai davanti ad un manzo di circa quarantacinque anni incredibilmente prestante. Era alto quasi due metri, la sua testa toccava praticamente l'architrave e le sue possenti spalle occupavano quasi completamente il vano della porta. Indossava dei jeans scoloriti ed attillati che gli mettevano in risalto un pacco di notevole dimensioni. Il torace era a stento contenuto da una camicia bianca, sbottonata quel tanto affinchè si intravedesse il petto villoso. Persino i piedi nudi che calzavano un paio di scarne infradito erano estremamente sexy. Si fece da parte per farmi entrare, gli passai di fianco sfiorandolo e un brivido mi percorse la schiena. Mi fece accomodare nello studio e cominciammo una lezione che presto si rivelò assai meno noiosa del previsto. Infatti dopo appena dieci minuti passati a declinare verbi, sollevò un piede da cui aveva sfilato l'infradito e cominciò ad accarezzarmi un polpaccio, poi visto che l'approccio non sembrava dispiacermi per niente, proseguì con la ...
    ... stessa sfrontatezza e arrivò fino a posarmelo in mezzo alle gambe. Nel giro di due secondi, il tocco del suo piede mi procurò una imbarazzante erezione, la cosa lo gratificò assai e così mentre col piede continuava ad eccitarmi attraverso i leggeri calzoncini estivi, si abbassò fino a prendermi una gamba, mi sfilò la scarpa e lasciandomi il calzettone si posò il mio piede in grembo. Mi infilò una mano sotto la calza e si mise ad accarezzarmi la gamba, partendo dal polpaccio, scendendo fino alle dita, e risalendo, sempre seguendo languidamente le sporgenze ossee, le linee dei tendini e delle vene. Attraverso i jeans sentivo chiaramente che anche il suo pene si stava rizzando, e quando la sua erezione diventò troppo potente per essere contenuta dai pantaloni, se li sfilò insieme agli slip. Si risedette e riportò il mio piede sul suo inguine, il pene che ormai si era drizzato completamente si ergeva teso e duro come il marmo davanti ai miei occhi affascinati, aveva un paio di testicoli e un membro degni del toro che era, vene grosse come sigari lo percorrevano su e giù per tutta la notevole lunghezza, una fitta peluria lo incorniciava e risaliva sotto la camicia attraverso l'addome fino al petto muscoloso. Mi sfilò il calzettone e utilizzò il mio piede per accarezzarsi il membro sempre più turgido. Anch'io mi sfilai calzoncini e slip e andammo avanti per un po' a godere dei rispettivi piedi mentre ci guardavamo negli occhi senza proferire verbo. Ad un certo punto mi fece un cenno ...
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