A ripetizioni di latino dal nuovo prof
Data: 31/07/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: bracciobeast
... e mi fece inginocchiare di fronte a lui in modo da poterglielo agevolmente prendere in bocca. Così feci, avvicinai il viso al suo inguine, sentii l'odore del suo sesso che sprigionava forte da lui, mi eccitai e subito dischiusi le labbra per prendere dentro di me quello stupendo e aromatico fallo. Naturalmente non riuscii a introdurlo tutto in bocca e mi limitai a giocare con l'enorme cappella. Era un cazzo non circonciso e la cappella era abbondantemente ricoperta di pelle. Per scappellarla ne tirai indietro molto lentamente la pelle con la mano mentre contemporaneamente la spingevo verso il basso con le labbra e la lingua. La grossa cappella uscì lentamente, era lucida, umida e odorosa di sesso; ne uscì qualche prematura goccia di sperma lubrificante, densa e saporita. Lo titillai con la punta della lingua, infilandola nell'orifizio, passandola e ripassandola sul prepuzio, lungo il frenulo o seguendone il bordo rigido della cappella e le pieghe della pelle. Dopo averlo deliziato per un po' con la lingua dischiusi nuovamente le labbra e lo ripresi in bocca, iniziai ad andare ritmicamente su e giù lungo la punta del suo membro mentre contemporaneamente con una mano lo masturbavo dolcemente e con l'altra gli tiravo delicatamenteverso il basso i grossi testicoli. Lui completamente rilassato e abbandonato nella sua poltrona mugulava dal piacere e mi teneva la testa con entrambe le mani, assecondando o indirizzando il ritmo del mio pompino. Ad un certo punto, temendo di non ...
... resistere oltre, mi staccò da lui e prendendomi per mano mi condusse fuori dallo studio. Pensavo mi volesse portare a letto e invece ci dirigemmo alla stanza da bagno, dove finimmo di spogliarci reciprocamente ed entrammo in una doccia particolarmente spaziosa. Aprì l'acqua ci abbracciammo e ci baciammo sotto il getto caldo, con i due membri turgidi che cozzavano uno contro l'altro, il suo enorme, come ho già avuto modo di dire e il mio decisamente più piccolo, da giovane diciottenne e circonciso. Presi una morbida spugna e del bagnoschiuma e cominciai a insaponarlo e lavarlo languidamente, passando e ripassando sui suoi muscoli possenti, posata la spugna continuai ad accarezzarlo con le dita che si impigliavano nella folta peluria scura. Tuffai il viso nella sua ascella e ne leccai e succhiai i lunghi peli odorosi, gli mordicchiai i turgidi capezzoli rosa intenso, gli sollevai la coda e affondai il viso in mezzo alle sue natiche, respirando il suo forte odore animale e leccandogli l'ano, particolarmente scuro e rugoso. Anche lui volle lavarmi, ma lo fece standomi dietro, in modo che il suo cazzo eretto mi sfregasse tra le natiche e contro la schiena. Mi baciò lungamente accarezzandomi la gola e mi infilò la sua lunga lingua bollente nelle orecchie facendomi venire la pelle d'oca per tutto il corpo. Ero così teso ed eccitato che, nonostante l'acqua quasi bollente tremavo leggermente, per non parlare delle farfalle che mi straziavano lo stomaco. Stava arrivando il momento, non ...