Spiagge (una buona Cristiana) cap.1 - Racconti Erotici

Spiagge (una buona Cristiana) cap.1

... ritocco al trucco e scende in sala ristorante. Il cameriere l’accompagna al tavolo. Lei si toglie la giacca e gliela porge. Sotto ha una camicetta nera velata. La trasparenza lascia vedere il seno che ha volutamente lasciato libero. Non prosperoso, neanche piccolo: pieno, tonico e sostenuto. Può ancora permettersi di stare senza reggiseno. La gonna, corta un po’ sopra il ginocchio, ha uno spacco con cinque bottoni, ne ha chiusi solo due. Si siede e lo spacco si apre scoprendo l’orlo dell’autoreggente e un triangolo di pelle nuda della coscia. Fa il segno della croce, giunge le mani per una veloce preghiera di ringraziamento e poi consuma una cena leggera accompagnata da un buon rosso, ma con moderazione. In camera va per spogliarsi e nota che nell’hotel di fronte, un piano più su, la finestra è aperta, c’è un uomo. È di spalle e sembra stia telefonando. L’idea la stuzzica e decide di provarci. Spegne la luce grande ed accende l’abatjour, si toglie giacca e gonna e apre la finestra. Finge di parlare al telefono, alzando anche un po’ la voce. Funziona. L’uomo si gira e la nota. Allora lei fa qualche passo verso il centro della stanza. Sculetta e solleva distrattamente la camicia per far ammirare il perizoma. Torna lentamente verso la finestra. La camicia l’ha completamente sbottonata. L’uomo ora è incollato alla finestra. A questo punto può smettere di recitare. Lancia il telefono sul letto e si sfila la camicia. Si massaggia voluttuosamente le tette. Di nuovo fa qualche passo ...

... di spalle, ancheggia e si carezza le chiappe. Infila le dita nelle fettucce del perizoma e le fa scorrere su e giù diverse volte fino poi a toglierlo del tutto. Si mette di fronte e si carezza la fica completamente liscia. Si bagna le dita, è eccitata e lo è anche lui. Non può vedere se si sta segando, ma la sua mano destra è in basso, sotto il davanzale. Ancora le continua a ronzare in testa … Si è divertita abbastanza con questo fuori programma. Lo saluta e mima un bacio. Si allontana e va in bagno, l’attende il compito meno gradevole. Toglie anche le calze e le scarpe e prende una pochette in cui ha l’occorrente. Deve pulirsi il retto. Fare un clisma per svuotarsi. Ne fa più di uno fino a quando esce solo acqua pulita. Fa la doccia e poi indossa l’accappatoio. Deve far passare ancora un’oretta. TV o lettura? Sul comodino c’è la Bibbia. La prende e comincia a leggere una lettera di San Paolo. È presa e legge con interesse per un bel po’. Bussano. È presto, non può essere chi aspetta. - Sì? - servizio. Una bottiglia di spumante in ghiaccio e tre flûte. Cinque euro di mancia, ringrazia. Manca poco, sono quasi le undici, rimette il libro sul comodino. Un po’ d’ansia comincia a prenderla. Roberto l’aveva avvisata che le offriva un’esperienza insolita. E lei aveva accettato dicendosi vogliosa e sicura di farcela. Stavolta la bussata è quella convenuta: due colpi distanziati e due colpetti rapidi. È agitata: è arrivato il momento di mettersi alla prova. Sa che non può più tirarsi ...