Spiagge (una buona Cristiana) cap.1 - Racconti Erotici

Spiagge (una buona Cristiana) cap.1

... indietro, ma temeva questo attimo decisivo. Non è facile fare quello che deve. Ha accettato di trascorrere una notte con due uomini senza sapere chi sono, bendata. Ha il cuore in gola, respira e s’impone sicurezza e disinvoltura. Va alla porta, indossa la benda a mascherina, si assicura che le calzi bene e poi apre. - Buona sera … - Ciao Due voci maschili. Uno la prende per mano e la conduce verso il centro della stanza. - Come ti chiami? - Cristiana. - Hai la vera al dito. Sei sposata? - Sì. - Lasciati ammirare per bene … mostraci come sei. Slaccia la cintura e fa scivolare l’accappatoio a terra. Alza le braccia e fa un paio di giri lentamente. - Complimenti! Tuo marito è proprio un uomo fortunato. Poi, compreso il senso ambiguo della frase, aggiunge - sinceramente, senza ironia … suppongo che lui sappia … - sì, lo sa. - e approva? - diciamo che rispetta la mia libertà. Uno dei due le sistema l’elastico della mascherina, spostandolo sulla nuca in modo che non trattenga i capelli. Glieli aggiusta, ridando forma al caschetto nero lucido. L’altro stappa lo spumante. Le mettono un calice in mano. - Alla notte che ci attende … - e alla donna che la renderà speciale! Bevono. - sai che per noi è d’obbligo l’anonimato. Inutile anche darti nomi di fantasia. Tu invece, se vuoi, raccontaci qualcosa. Nome e stato civile già detti, cosa aggiungere? Trentasei anni, da Firenze, un metro e sessantasei per cinquantacinque chili, medico. Sì, medico. No, non fa l’accompagnatrice di professione. Anzi è la prima volta. - Caspita! La prima volta e la fai al buio? - sì, me l’hanno proposto e ho accettato. Mi sono sentita di provarci. Mentre racconta continuano a bere, un paio di giri e la bottiglia è finita. Le mani la carezzano e le labbra le sfiorano le guance, poi il collo e poi più giù. Uno lungo la schiena e l’altro sul petto. /continua/