1. La mia prima ragazza


    Data: 02/08/2019, Categorie: Lesbo Autore: skizzoinfoiato, Fonte: Annunci69

    ... bellissima"
    
    Luisa dopo qualche secondo girò lo sguardo verso di me, ci fissammo, poi come se fosse la cosa più naturale del mondo ci baciammo. Un bacio casto sulle labbra, ma per quanto sia eterosessuale mentirei nel non dirvi che quel bacio innocuo mi provocò un brivido che percorse in lungo e largo il mio corpo.
    
    Qualche secondo in cui entrambe cercavamo domande e risposte nei reciproci sguardi, poi fu ancora Luisa che muovendo quasi in modo impercettibile la faccia verso la mia mi fece capire l'intenzione di baciarmi ancora.
    
    Non mi sottrassi, anzi con una certa curiosità colmai quella distanza esigua. le nostre labbra si unirono ancora.
    
    Fu l'occasione per comprenderle, come già scritto, le trovai grosse morbide, quasi burrose, mi sembrarono una ventosa, quasi si incollarono alle mie.
    
    Il contatto fu più lungo consentendomi anche di concentrarmi su altri particolari, tipo il profumo dolce che aveva, poco prima che ci staccassimo fui percorsa da un nuovo brivido.
    
    Oramai eravamo a nudo l'una per l'altra, le nostre espressioni non riuscivano più mascherare le proprie intenzioni.
    
    Luisa si girò, adesso eravamo l'una difronte all'altra, ogni tanto ci davamo un bacio, nel mezzo le mani si esploravano intrecciando le dite, ora percorrendo le braccia fino alle spalle. ora saggiando i fianchi.
    
    I baci aumentarono la frequenza sia l'intensità infatti entrambe esercitavamo una leggera pressione verso l'altra. Come consapevoli di voler comunicare l'intenzione ...
    ... di non fermarsi, fu così che le labbra si schiusero e le lingue fecero la loro conoscenza nel piccolo spazio lasciato.
    
    I baci poco dopo cambiarono diventando passionali, in modo alterno ci esploravamo la cavità orale, ero eccitata mi sorpresi a desiderarla, le mani andarono sulle sue natiche che trovai dure come due sassi. Le lingue si mescolavano nelle reciproche bocche, era stupendo.
    
    Fu la mia mano destra, la prima a raggiungere il petto giocando con la sua scollatura a cuore, fra il bordo della camicia da notte e la pelle della mammella sottostante. La fissavo negli occhi mentre le dita passavano da questa zona fino alla spallina in attesa di un suo cenno, ero impaziente, i baci erano sempre più languidi non aspettai agii, mentre percepivo il tentativo delle sue mani di continuare l'esplorazione ora toccandomi l'ombelico ora cercando di alzare la mia camicia da notte, ma era più lunga della sua che arrivava a metà coscia.
    
    Vero, non aspettai il consenso per iniziare a spogliarla, ma la mente, in cui frullavano mille pensieri come in una lavatrice ebbe il tempo di realizzare di quanto tutto stesse procedendo con estrema lentezza, ma non ero certa che le mie sensazioni fossero vere, vuoi per l'alcool in circolo, vuoi per l'ora tarda, per la stanchezza o per il piacere che stavo provando.
    
    Realizzai, prima di procedere, di come fosse stato diverso l'approccio fra di noi inteso sia come modo di corteggiare che di baciare di una donna rispetto ad un uomo. Ripeto ...