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Sogno d'una notte di fine estate
Data: 04/08/2019, Categorie: Tradimenti Autore: Priapo_76
... la assalirono, ma anche un sorriso le si disegnò sul viso al pensiero di indossare quegli "abiti" che così strani apparivano ai suoi occhi. Indossò per prima una maglietta t-shirt bianca, che grazie a due aperture appositamente create avrebbero lasciato esposti i seni, poi si mise i guanti di raso rosa che le ricordavano molto le ballerine di burlesque, ed infine le scarpe eleganti, che le avrebbero regalato quel tocco raffinato che molto le si addice. La sua mano scese lungo i fianchi, a tratti timida a tratti consapevole, come se l'obiettivo fosse messo a fuoco solo per qualche secondo alla volta, ma non era ancora giunto il momento, lui la fermo con suo stupore... "sei tu la regina questa sera" le disse sussurrandole nell'orecchio, mentre le sue mani, sapienti anche grazie alle luci blu che lo guidavano nella penombra, le accarezzarono da prima il viso. Ben presto però fu chiaro che il loro obiettivo era un altro, ossia i suoi prosperosi seni che ancor più venivano evidenziati da quei due strani oblò che erano aperti nella t-shirt. Le mani si posarono ed iniziarono a massaggiarli, prima con dolcezza poi con sapiente fermezza, le sue dita le massaggiavano i capezzoli, e quando la sua lingua, all'improvviso si materializzo su di loro non le restò che lasciar scappare un sospiro, o forse un urlo di piacere, non se ne rese nemmeno conto, ma quel volteggiare frenetico, la saliva che li bagnava, era una sensazione a ...
... cui non riusciva a dare contegno, e questo non faceva che incentivare lui a continuare... I corpi erano uno di fronte all'altro, in ginocchio entrambi, lei poteva solo immaginare, i sapori, i profumi della pelle, il tatto le regalavano però sensazioni mai provate prima, inebrianti... la mano di lui le cinse la spalla invitandola a stendersi, lei si lascio guidare, non avrebbe potuto opporre alcuna resistenza, si fidava, sapeva la avrebbe guidata verso la strada del piacere. Fu in quel frangente che le torno alla mente il loro scorso incontro, finito in modo brusco con lui che cercava di penetrarla li dove ancora nessuno si era spinto, con lei che in un refuso di pentimento si ritrasse, vestendosi e lasciando la stanza. Si penti poi di quel gesto, e se ne scusò, ma lui non glielo fece pesare da uomo elegante nei modi qual era, anzi si assunse la colpa di troppa intraprendenza, ma entrambi compresero che era solo l'imbarazzo ad averla fermata, imbarazzo che quella sera non si sarebbe più ripresentato, così si era ripromessa con se stessa e così poi sarebbe stato. Le sue mani le sfiorarono la pelle e con grazia le sfilò la maglietta, lasciandola quasi nuda in tutto il suo splendore di donna, la sua lingua lungo la coscia prese a scendere come guidata da una linea immaginaria che la avrebbe condotta li dove il piacere prende forma e si concretizza. Lei quasi tremava, la leggera brezza era troppo mite per giustificare quelle ...