1. Mentre mio marito preferisce leggere racconti erotici...


    Data: 25/10/2017, Categorie: Tradimenti Autore: Testadic, Fonte: Annunci69

    ... al lavoro in ufficio. Io mi occupavo di nostro figlio, lo accompagnavo a scuola e poi pulivo, stiravo, cucinavo. Guardavo di nascosto quegli uomini che entravano e uscivano, con i loro camici da lavoro. Mi immaginavo i loro muscoli, le loro spalle, i loro bicipiti, il loro torace, liscio, peloso, abbronzato. La mia voglia era tale che quasi ogni rude essere di sesso maschile mi faceva sangue. Salutavo timidamente, osservando i loro sguardi. Non avevo il coraggio di fare nulla. Passarono i carpentieri, i muratori, i falegnami, gli elettricisti e venne il turno degli imbianchini. Un giorno varcò la soglia un uomo sulla cinquantina. Era alto, ben piazzato, aveva un aspetto rude. I capelli neri, lunghi e ricci, la barba corta che gli copriva il viso. Aveva uno sguardo magnetico, due occhi scuri e selvaggi contornati da sopracciglia indomate. Non era di molte parole. Lo osservavo di nascosto mentre il rullo ricoperto di vernice scorreva su e giù lungo la parete. Guardavo il movimento delle muscolose spalle, forgiate dal lavoro. Il mio sguardo scorreva in giù, lungo la schiena e i fianchi, il cavallo dei pantaloni da imbianchino. Non potevo fare a meno di immaginarmi il suo cazzo, mentre si abbassava per immergere il rullo nel secchio. Decisi finalmente di farmi coraggio e di offrirgli una tazza di caffè. Il suo silenzio e la sua serietà mi intrigavano.
    
    L'imbianchino sembra diffidente, mi osserva di primo acchito senza rispondere. Alla fine annuisce, gli faccio strada e andiamo ...
    ... in cucina. Preparo la caffettiera, gli chiedo come lo vuole il caffè.
    
    "Nero, senza latte e zucchero" mi risponde
    
    "Io di solito lo preferisco con tanto latte" gli rispondo con un mezzo sorriso, mentre avvito la mocca e la poso sopra il gas.
    
    Mi siedo a tavola con lui e cerco di avviare un minimo di conversazione. Lui risponde a monosillabi, è un tizio un pò strano. Mi osserva con quegli occhi scuri e severi, mentre il mio discorso ruota attorno alla famiglia.
    
    "È sposato lei, ha dei figli?"
    
    "No."
    
    "Io sono sposata e ho un bimbo di 7 anni." gli rispondo
    
    "Ma ha fatto bene a starsene per conto suo, il matrimonio è la tomba del sesso..." azzardo
    
    "da qualche tempo mio marito preferisce l'ipad a sua moglie" rido per dare un tono più leggero al discorso, per sdrammatizzare. Lui invece rimane serio.
    
    "Io non ho internet. Non mi interessano quelle cose."
    
    Sento il fischio della caffettiera, mi alzo e verso il caffè nelle tazze. Sento il suo sguardo dietro di me. Con la coda dell'occhio lo vedo che mi osserva, gli occhi posati sul mio culone strizzato negli jeans. Quando mi volto con le tazze in mano, il suo sguardo si abbassa di nuovo sul tavolo. Forse è timido. Gli porgo il caffè.
    
    "Ecco qua il caffè."
    
    Il discorso ormai diventa quasi un monologo, lui sorseggia il caffè lanciandomi di tanto in tanto qualche occhiata. Mentre con il cucchiaino mescolo lo zucchero, lo sorprendo mentre mi fissa la profonda scollatura, le grosse tette strizzate in un reggiseno ...