Chiusa una porta si apre un portone
Data: 07/08/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Difficilissimo
... lentamente lo svegliai. Quando era nuovamente in sé, pur assonnato, iniziai ad accarezzargli la schiena e lui mi pregò di continuare, gradendo molto il massaggio. Per facilitare l'operazione gli feci sfilare la canottiera e continuai a lisciargli con dolcezza la pelle, provocandogli qualche brivido e un po' di pelle d'oca, ma anche tanto relax. Mi spinsi, un paio di volte, a toccargli il sedere e l'interno cosce, senza che lui mi fermasse o si irrigidisse per cui mi feci più audace e lui con voce flebile mi chiese di occuparmi anche delle gambe. Il clima si fece subito molto caldo, io mi spingevo con sempre più frequenza tra le sue cosce e lui sembrava chiaramente gradire, tant'è che iniziò lentamente a girarsi verso il fianco, in modo da darmi più facilmente l'accesso alla zona frontale. Per non andare subito al sodo, passai prima a massaggiare la sua pancia, poi feci finire più volte la mano di sfuggita sul pacco, accorgendomi che era chiaramente arrapato. Presi sempre più coraggio, tant'è che lui si girò completamente verso di me e ormai mentre gli toccavo senza più remore il pacco, ci guardavamo dritti negli occhi. Bastò uno sguardo di intesa e le nostre bocche si cercarono, iniziammo a baciarci con foga, le nostre lingue si attorcigliarono e lui portò una mano sulla mia guancia, quasi ad accarezzarmi. Il bacio durò diversi secondi, fino a che io, stupidamente, non cercai di entrare con la mano nelle sue mutande. A quel punto Mario si tirò di scatto indietro, mi ...
... allontanò con la mano e disse “Oddio no, no ma che stiamo facendo? Io non posso, sono impegnato”. A quelle parole mi si gelò completamente il cuore, non sapevo nulla e gli domandai a tal proposito, e lui mi rispose “Mi sto frequentando con un ragazzo, sono gay...spero che non te la prendi per il fatto che non te l'abbia detto prima ma non posso dichiararmi, i miei non vogliono”. Mi raccontò che di tanto in tanto era “costretto” a frequentare ragazze per togliere i dubbi ai genitori, io a mia volta gli spiegai quali erano i miei gusti, rimanendo però vago sulla passione che ormai avevo per lui. Per quel giorno la cosa finì là ma l'episodio, nei giorni subito seguenti, si rivelò deleterio per il nostro rapporto: Mario si era staccato, probabilmente impaurito per quanto successo e io ero talmente confuso che presi per l'appunto la decisione di lasciare la mia ragazza, nonché quella di chiudere il rapporto sessuale con tutti i miei “scopamici”. Per me ormai esisteva solo Mario, ormai uscivo di casa solo per lavorare e allenarmi, mentre passavo le serate a farmi del male, a pensare a quello che non era ancora stato, alle difficoltà di accettare nuovamente il fatto di essermi innamorato di un ragazzo. A me piaceva il fatto di essere bisessuale nella sfera del sesso puro, ma nel sentimento era una cosa che mi creava disturbi, lo dimostrava il fatto che ero stato fidanzato soltanto con un ragazzo e in segreto assoluto (Pier, di cui ho raccontato tante volte). Comunque, tornando al racconto, ...