Alle poste
Data: 22/08/2017,
Categorie:
Etero
Autore: Black Prince, Fonte: RaccontiMilu
ALLE POSTEContinuo a non capire perché mio marito faccia scadere le bollette, e chieda poi a me di andarle a pagare quando ormai la data sul bollettino è vergognosamente arretrata! Almeno me lo chiedesse prima dell'avviso di distacco dell'ENEL! Ok, con ordine, stamattina mi telefona dicendomi con leggerezza che bisognerebbe fare un salto in posta...E me lo dice a dieci minuti dalla chiusura, chiedendomi di affrettarmi prima che ci stacchino la luce. Ok, ormai è andata, penso, gliela faccio scontare alla prossima bolletta, ma ormai è tardi. Mi infilo le calze di tutta fretta, e si smaglia quella sinistra: ovvio, vero? Per scapicollarmi fuori di casa per tempo, mi infilo i jeans senza nemmeno gli slip, metto un maglione, e via di corsa verso la posta.Ovviamente appena arrivo, un funzionario sta chiudendo la porta delle poste.... Busso contro il vetro, pregandolo di aprirmi.Si volta e con un gesto mi dice che è chiuso. "La prego! Sono in ritardo con una bolletta" cerco di mimargli attraverso il vetro.Si volta di nuovo verso di me, mi rimima che è chiuso, cerco di fare la faccia più supplichevole che posso.Alla fine, forse spinto a commozione, forse anche perché la maglia che avevo indossato in fretta mostrava che non avevo il reggiseno, mi apre la porta con un po' di irritazione. "Guardi che non potrei, cosa deve fare?" "Guardi, devo solo pagare un bollettino dell'ENEL, altrimenti mi staccano la luce: la prego, è una questione di pochi ...
... minuti". "Mi ascolti, tra l'altro sono solo in filiale, non potrei nemmeno farla entrare per questioni di sicurezza". "La prego, guardi, dopo le offro un aperitivo!!".Ma guarda te, le mie orecchie ascoltavano la mia bocca proferire un tentativo di corruzione! Dovevo proprio essere disperata! O forse mi ero accorta che il funzionario era proprio un bel ragazzo.Tutto sommato, bolletta o meno, un aperitivo con lui l'avrei preso volentieri. "Guardi, lasci stare l'aperitvo..." Mannaggia, pensai, ormai speranzosa di un dopo-posta..." Entri pure, vediamo cosa si può fare".Chiuse la porta dietro me, e abbassò la saracinesca: almeno sarei stata l'ultima rompiscatole della giornata. "Venga con me" disse, accompagnandomi dietro allo sportello, ad una delle postazioni per il pagamento.Si sedette sulla poltroncina della scrivania, e iniziò a digitare alcuni comandi alla tastiera. "Debbo far ripartire tutto il sistema, signora.Ci metterò qualche minuto".Mi stava letteralmente facendo pesare il favore."E guardi che non è detto che ci riesca, perché fuori orario debbo superare le sicurezze".Mi sembrava che la stesse facendo più complicata di quanto fosse necessario, o forse mi chiedeva di 'ungere' un poco i meccanismi, se capite cosa voglio dire. Ma non avevo alcuna intenzione di allungargli una mazzetta semplicemente per pagare l'ENEL. Allora, così, quasi per caso gli appoggiai un mano sul ginocchio, pregandolo di fare il possibile. Mi stavo anche chiedendo perché stessi facendo così la ...