Lunedì al lavoro ii° parte
Data: 10/08/2019,
Categorie:
Etero
Autore: ollalla123
I giorni successivi furono un inferno, durante la giornata l'ufficio era pieno di gente, Saretta si divertiva a stuzzicarmi mentre nessuno ci vedeva e io la sera tornavo a casa da mia moglie infoiato come non mai. Si forse non l'ho ancora detto, io sono sposato e amo mia moglie ma, la carne è debole e lei mi ha sempre ripetuto di non voler sapere nulla di quel che facevo, basta che ciò non interferisse nella nostra vita di coppia. Quindi mantenevo ben nascosto il rapporto con Saretta. Avevo però sempre in testa il suo culetto favoloso. Passai la settimana a cercare di convincerla a farmi praticare il suo buchetto posteriore. Arrivò finalmente il lunedì (ormai era il giorno più atteso della settimana) ma, nonostante scopammo quasi tutto il giorno, di percorrere una certa via non se ne parlò proprio. Passati così un'altra settimana provando e riprovando a convincerla a donarmi il suo lato B, prima o poi l'avrei presa per stanchezza, mi era anche procurato del gel lubrificante, fiducioso che prima o poi avrebbe ceduto.
Giunse così un'altro lunedì, io arrivai in ufficio prima e quando sentii aprirsi la porta andai ad accogliere Sarette all'ingresso. Quando mi comparve davanti rimasi a bocca aperta con la mascella dislocata, inebetito ad osservarla. Portava scarpe nere lucide col tacco altissimo, calze bianche che si fermavano sotto il ginocchio e che le lasciavano nude le cosce, una minigonna scozzese corta a balze, una camicetta bianca molto scollata con cravatta nera aperta ...
... e allentata sul petto. Si vedevano già i suoi grossi capezzoli turgidi premere attraverso il tessuto bianco. La prima cosa che mi venne in mente fu "Per fortuna che viene in macchina altrimenti, in tram, chissà quanti l'avrebbero già molestata"
Si avvicinò in modo provocante e mi sussurrò all'orecchio "Buongiorno professore..... che lezione è prevista oggi?"
Mi scossi dal mio stordimento, sentii già il pisello premere nei pantaloni, la afferrai per la cravatta allentata e la portai di là.
La misi in piedi contro la libreria e le ficcai la lingua in bocca, lei era inerme. Mi staccai per osservala, le mani appese alla libreria, la gambe leggermente divaricate, con la lingua si stava umettando le labbra, lo sguardo languido che mi fissava. "Dio che così sembra proprio una vera attrice da film porno". Le sbottonai la camicetta e cominciai a dedicarmi alle sue tette. Le leccai, le massaggiai, le strinsi i capezzoli tra le dita per poi afferrarli con le labbra e succhiarli. Una mano scese sul suo ventre e sotto la gonna, cominciando a massaggiarle la sua fessura, le mutandine erano già bagnate. Mi accovacciai davanti a lei le sfilai gli slip e le infilai la testa sotto la gonna. Le massaggiai la sua fessura col naso, potevo sentire il profumo intenso del suo sesso entrarmi nelle narici. Allargai appena le sue labbra e usai la lingua per leccare e penetrare all'interno della sua vagina. Leccai su e giù e mi soffermai sul clitoride turgido e duro, Saretta emetteva sempre più ...