Lunedì al lavoro ii° parte
Data: 10/08/2019,
Categorie:
Etero
Autore: ollalla123
... i suo dito che si muove sinuoso nel mio culo, che mi procura un piacere intenso. Il mio cazzo è di nuovo eretto e duro, mi alzo la bacio a lungo in bocca. "Adesso ti faccio vedere io!" e la faccio piegare in avanti, appoggiata alla scrivania, le allargo bene le gambe e lei sporge in dietro il bacino. Le massaggiai piano il suo culo e le schiaffeggia le natiche...sciack.... sciack. Saretta lanciò due gridolii poi ancora sciack..... sciack!
Senza pensarci troppo presi una riga da disegno dalla scrivania e la colpii forte con quella.
"AHIII!!!" gridò forte Saretta e fece per alzarsi. La trattenni e la spinsi nuovamente in avanti.
Poi la colpii ancora con la riga, un altro urlo, ma questa volta Saretta non si mosse, anzi protese maggiormente in fuori il culo. Le infilai una mano tra le gambe per massaggiarle la figa e percepii come fosse nuovamente tutta inumidita dalla sua eccitazione. Incoraggiato da ciò proseguii a colpirla con maggior vigore. Ad ogni colpo lei urlava sempre più forte ma non si scostava dalla posizione, vedevo i segni rossi che comparivano sulle sue natiche. Dopo una decina di schiaffi decisi che era sufficiente. Mi abbassai ad accarezzarle il culo maltrattato e le leccai i segni lasciati dalla riga. Le allargai bene i glutei e mi dedicai a carezzare con la lingua il suo piccolo buchino. Lo insalivai abbondantemente e cominciai stimolarlo con l'indice. Lo massaggiai piano tutto attorno e premendo lo feci entrare piano fino a metà, l'altra mano era ...
... dedicata alla sua figa , ormai completamente bagnata. Saretta si muoveva sinuosa sotto le mie mani e aumentava il ritmo dei gemiti. Presi il flacone del lubrificante e lo spremetti un poco attorno al buco, lo spalmai bene e con il dito lo inserii bene all'interno del culo. Ora il mio indice scivolava facilmente dentro e fuori dal suo culo e il suo sfintere si allargava e si stringeva a ritmo. Allargai ancora il suo culo e usai due dita per penetrarla. Saretta lanciò un piccolo urlo e si irrigidì un po', ma il suo sfintere si adattò presto, lei si rilassò nuovamente e le mie dita tornarono a scivolare facilmente dentro il suo retto. La posizione che teneva orami da svariati minuti era faticosa e vedevo le sue gambe che iniziavano a cedere. La condussi al divano, Saretta ci si accovacciò sopra sporgendo bene il culo in fuori. Lo lubrificai ancora e tornai a penetrarlo, questa volta con tre dita. Il buco si allargò agevolmente e le dita penetrarono con agio al suo interno, mentre con la lingua leccavo la sua vulva che fremeva vogliosa, ma che questa volta non sarebbe stata riempita.
Mi staccai da lei e lubrificai bene il cazzo, poi lo puntai verso il foro che tanto avevo bramato in quei giorni.
Saretta si irrigidì un po', con la faccia sul divano usò le mani per allargarsi al massimo le natiche e spinse in fuori il culo. Appoggiai la cappella al suo buchino che si stava aprendo e chiudendo ritmicamente. Ero elettrizzato ed eccitato al massimo, spinsi dolcemente la cappella e ...