1. Zio paolo : sara - 2 - galeotta fu milano


    Data: 11/08/2019, Categorie: Tradimenti Autore: ZioPaolo, Fonte: Annunci69

    Così cominciammo a vederci con una certa continuità, per fare qualche massaggio, per chiacchierare, per fare sesso: ormai lei aveva deciso che ero amico, confidente, consulente, amante, ma soprattutto “Zio”, voleva molte coccole e adorava essere viziata: ovviamente per me era il Paradiso. Aveva cominciato, anche, a parlarmi di cose serie, personali o di lavoro, e per fare questo, aveva preso l’ abitudine di mettersi sopra di me, a spegni-moccolo, scoparmi molto lentamente e al tempo stesso parlarmi dell’ argomento che aveva scelto.
    
    Ed un giorno mi disse che dopo qualche giorno sarebbe andata a Milano per una fiera, accompagnando due nuovi dirigenti della sua azienda; erano da poco arrivati e per lei era una buona occasione per far emergere le sue capacità; in genere, infatti, a queste manifestazioni andava una sua collega che, però, era temporaneamente diventata la segretaria del gran capo e preferiva non muoversi da Roma. Sarebbero partiti il giovedì mattina e tornati il sabato.
    
    Il lunedì successivo mi chiamò e contrariamente al solito (normalmente mi diceva semplicemente: ”Vengo”) mi disse che aveva bisogno di parlarmi. Quando arrivò aveva l’ aria vagamente stravolta, non il suo solito sguardo che mi faceva impazzire; mi abbracciò stringendomi forte, ci sedemmo sul divano e mi disse: “Ti devo parlare, ho fatto una brutta cosa a mio marito!”.
    
    Ovviamente immaginai che a Milano non era andato tutto liscio e lei cominciò il racconto. Erano partiti prestissimo il ...
    ... giovedì, avevano avuto una giornata tremenda, piena di incontri con vari fornitori, potenziali clienti, etc. La sera una cena “istituzionale” già organizzata da tempo e alla fine tutti a nanna perché stanchi morti. Il giorno dopo tutto più tranquillo per cui i due colleghi la invitarono cena; serata allegra, senza nulla di particolare, soliti complimenti, qualche battutina, forse qualche bicchiere di troppo, almeno per Sara non molto abituata. L’ albergo non era molto lontano dall’ albergo per cui decisero di andarci camminando. Durante il tragitto, uno la prese a braccetto, l’ altro dopo un po’ le mise un braccio sulle spalle, però senza insistere, tutto tranquillo, insomma. Arrivati all’ hotel si salutarono, bacino della buonanotte e tutti nelle loro stanze.
    
    “Bene” pensava Sara “Adesso telefono a Franco, mi guardo un po’ la tv e poi dormo” Si fece una rapida doccia, chiamò Franco e col suo bel pigiamino di raso celeste si mise a letto.
    
    Passano cinque minuti, squilla il telefono ed è uno dei colleghi che le dice:
    
    “Splendida Sara, abbiamo deciso di bere il bicchiere della staffa con te! Abbiamo qui una bella bottiglia di champagne e veniamo a berla da te!”. Sara voleva dire di no, ma rimase come paralizzata dalla proposta, non se la aspettava, e, mentre cercava qualcosa da dire, la comunicazione fu interrotta. Era frastornata, non sapeva cosa pensare e cosa fare, e mentre stava in questo stato bussarono alla porta.
    
    Entrarono tutti allegri:
    
    “Eccoci qua, cara Saretta, ...
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