1. Zio paolo : sara - 2 - galeotta fu milano


    Data: 11/08/2019, Categorie: Tradimenti Autore: ZioPaolo, Fonte: Annunci69

    ... non possiamo andare a dormire senza un bel brindisi”. Avevano portato tutto, la bottiglia nel secchiello col ghiaccio e tre “flutes”. Sara non sapeva cosa fare, cosa dire, dove mettersi; la stanza era piccola e non aveva molta scelta.
    
    “Su Sara, mettiti sul letto che così stiamo tutti più comodi” disse uno; lei ubbidì e si sedette sul letto, appoggiando le spalle allo schienale; anche i due si sedettero sul letto ognuno al lato di Sara, la bottiglia venne stappata, i calici riempiti e fecero il primo brindisi:
    
    “Non potevamo andare a dormire senza il bacio della buonanotte della nostra Sara” disse uno dei due “Anzi, già che ci sono me lo prendo subito, il bacio!” E così dicendo si avvicinò a Sara e le diede un bacio abbastanza “pesante” e lungo sulla guancia, ma molto, molto vicino alla bocca.
    
    “E io chi sono?” disse l’ altro “Non mi piace essere messo in disparte” e anche lui si avvicinò e le diede un bel bacio tra il naso e le labbra, anche lui senza fretta di smettere.
    
    Sara si sentiva da una parte a disagio: era in pigiama, sul letto con due uomini ai lati, praticamente appiccicati a lei; si sentiva anche lusingata di essere al centro delle attenzioni di due giovani dirigenti, bei ragazzi che palesemente avevano ammirazione per lei, e questo un po’ la eccitava. Alcune battute, sempre una scusa per l’ ennesimo bacino della buonanotte, poi uno disse:
    
    “Sei divina con questo pigiamino, ti sta da Dio! E poi mette in gran risalto le tue…..grazie” e le accarezzò un ...
    ... braccio, dal gomito salendo fino alla spalla, la tirò un po’ verso di sé e le accarezzò la nuca, ma poi non spostò la mano, continuava ad accarezzare. Sara era impietrita, faceva addirittura fatica a respirare tanta era l’ eccitazione, non riusciva nemmeno a parlare.
    
    Anche l’ altro decise di passare all’ azione, mise il flute sul comodino e con la mano sinistra cominciò ad accarezzare il viso di Sara e posò la mano destra sul ginocchio destro; Sara capì che questo poteva essere l’ inizio della fine, si disse che doveva fare qualcosa, ma era troppo bello, l’ unica cosa che fece fu di rimanere ferma. La mano sul ginocchio cominciò a muoversi, a salire piano piano, scostando dolcemente ma fermamente le gambe che Sara cercava di tenere unite ed arrivando alle cosce sentendone la morbidezza attraverso la stoffa del pigiama.
    
    L’ altro intanto, aveva appoggiato anche lui il “flute” sul comodino, e mentre con la mano destra continuava ad accarezzarle la nuca, con la sinistra, prima col dorso, le accarezzò la guancia ed il collo, poi dolcemente cominciò a toccarle le tette. A questo punto Sara ebbe l’ ultimo bagliore di lucidità e pensò: “Adesso basta, adesso li fermo” e poi si abbandonò alle carezze dei due, ormai consci di aver vinto la loro battaglia e di avere campo libero. Infatti la stavano ormai toccando a piene mani, le tolsero la giacca del pigiama, le lambirono i capezzoli, le strizzarono le tette; poi le tolsero i pantaloni, le divaricarono le gambe, la masturbarono a ...