La mia amica silvia
Data: 11/08/2019,
Categorie:
Etero
Autore: Frank721
... confessione. Ricordavo quella sera come una delle più belle che avessi mai vissuto. E avrei già potuto farmela allora? La mia vocina tornò a parlare “sei proprio un coglione...”. -Davvero?- -sì, davvero...- -è che non credevo che potessi avere una possibilità con te...- -ora ce l'hai... Sono tua...- e con un sorrisetto da puttanella si chinò sul mio cazzo, accogliendolo fra le sue calde labbra. Non ci potevo credere. Silvia, la ragazza perfetta, un po' timida che si vergognava a parlare di sesso era nella mia macchina a farmi un pompino da urlo. Era davvero la ragazza perfetta! Immersi una mano fra quei capelli biondi e cominciai a darle il ritmo. Il mio glande entrava e usciva da quella bocca fantastica con qualche veloce leccata lungo tutto il cazzo. -Silvia... ahhh... dio... sei fantastica... uhmmm...sì-. Per stare più comoda si distese sul sedile e su di me, col mio cazzo in bocca e le gambe piegate verso l'alto, incrociando i piedi. Era una visione che mi eccitava da matti. Allungai la mano, mentre lei continuava a sbocchinarmi, e tirai completamente su la minigonna. Spostai il tanga con un dito e scesi andando a solleticarle la fighetta. La sentii mugolare e quindi osai di più infilandogliene dentro prima uno e poi un altro. La vidi inarcare la schiena senza che le sue labbra lasciassero il mio cazzo. Mi lanciò uno sguardo di puro godimento per poi tornare a dedicarsi completamente al mio pene. Io intanto continuavo il mio ditalino senza fermarmi. Dopo qualche minuto ...
... il mio cazzo stava per scoppiare e lei se ne accorse. Se lo sfilò dalla bocca e mi disse -Non ce la faccio più! Aspetto da troppo, ora voglio solo che mi scopi-. Si mise in ginocchio sul sedile per poi mettersi a cavalcioni su di me con la minigonna completamente sollevata. Le posai una mano sulla guancia attirandola verso di me per baciarla mentre le sue mani sbottonavano la sua camicetta, rivelando un push-up di pizzo rosso che già avevo intravisto durante la cena. Il mio cazzo cominciò a strusciare contro la sua fighetta facendola già gemere. Stavo per penetrarla quando lei staccò le sue labbra dalle mie e disse -aspetta, aspetta, aspetta! Ce l'hai un preservativo?-. Con la mente andai al mio portafoglio con molti soldi dentro ma irrimediabilmente e drammaticamente vuoto dell'unica cosa di cui avevo bisogno in quel momento: un cazzo di preservativo! -No...- -bè allora non so se dovremmo...-. Rimanemmo immobili per qualche istante, esitanti, con il mio cazzo che premeva sulla sua fighetta, le mie mani, una che le stringeva il culo, l'altra sul suo fianco. Lei mezza nuda che sbrodolava umori e con gli ormoni a mille. Dopo qualche istante ci guardammo. -Rischiamo?- -ma sì, rischiamo...- e lei si chinò di nuovo a baciarmi con più foga di prima. Intanto mi afferrai il pene con una mano e lo puntai contro la sua fighetta. Sollevò leggermente la testa abbandonando le mie labbra, con gli occhi socchiusi, la bocca semiaperta, in un istante di puro godimento mentre veniva penetrata e ...