1. Punita dal mio compagno di banco - Parte 2 (Ultima parte)


    Data: 13/08/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Anonimo5017, Fonte: EroticiRacconti

    ... accarezza le natiche con il righello e, dopo un istante, lo stacca e un forte colpo si schianta dritto dritto sul mio povero culetto martoriato. "Uno!" dico con le lacrime agli occhi. Subito arriva un altro colpo, anch'esso duro come il precedente. "Due!" Ancora un altro. "Tre!" ... "Ventitré!" Dico stremata, ormai rossa in viso per il pianto. Ero sicura di avere il culetto viola e a strisce, causate dal righello. Andrea me lo accarezza dolcemente. "Brava troietta. Ma la tua punizione non è ancora finita, tesoro!" Oddio. Ho il culo letteralmente in fiamme, sono scoppiata in un pianto ormai sfinita e ancora mi aspetta un altro supplizio? Non credo di potercela fare. Andrea si posiziona dietro di me e sento la sua cappella puntare sulla mia fighetta. Il cazzo di Andrea entra subito dentro senza fare molta fatica, visto che, non so come, il dolore provato durante tutte quelle sculacciate mi ha provocato una sorta di piacere perverso che mi ha fatto bagnare un sacco. Andrea se ne accorge: "Ma guarda un po' che sorpresa, la nostra troietta si è bagnata sotto le mie sonore sculacciate!" esclama divertito e pure i ragazzi ridono di gusto facendo commenti. Inizia a fottermi con vigore e, dopo un po', non riesco a trattenere il mio piacere e inizio a gemere e ad ansimare come una cagnetta in calore. Non passa molto tempo che sto per raggiungere l'orgasmo, Andrea se ne accorge e allora toglie subito il suo cazzo dalla mia fighetta. Io gemo di disapprovazione. "Ti piacerebbe che ti ...
    ... facessi venire eh? E invece no, col cazzo che ti faccio venire! Dopo una parte della tua dura punizione, per quale motivo dovrei farti godere? Allora a che cazzo ti serve la punizione? Anche questo ne fa parte, e adesso soffri, puttana!" Ormai rassegnata e senza più ribellarmi, sto zitta e accetto la mia straziante punizione. Andrea, senza preavviso, mi pianta il suo cazzo nel culetto. Io urlo dalla sorpresa e lui ridacchia divertito, mentre inizia a fottermi senza alcun riguardo come un toro infuriato. Non essendo abituata a prenderlo nel culo, mi fa abbastanza male e piango ancora più forte, ma non oso dire più nulla, se non le mie scuse. "Scusami Andrea, scusami... Non mi opporrò mai più ai tuoi voleri, te lo giuro... mai più!" forse dissi questa frase non per mio volere, ma per il dolore perverso che provavo, che piano piano si trasformava in piacere. Non ero lucida e poi queste frasi non erano da me. "Prenditelo tutto nel culo, puttana! " dice Andrea. Dopo un tempo che a me sembra infinito, finalmente esce dal mio culetto e si libera su di esso, ancora molto evidentemente arrossato dalle precedenti sculacciate. Il suo sperma schizza bollente sulle mie natiche martoriate, che a causa di esso bruciano ancora di più. Poi Andrea mi prende per i capelli e mi inginocchia davanti a sé, schizzandomi ancora la sua calda sbotta in bocca. "Troietta bevila tutta, non sprecarne neanche una piccola goccia" e io, da brava cagnetta, obbedisco, affrettandomi a deglutirla senza farne cadere ...