1. L'ultimo amante della regina Giovanna


    Data: 13/08/2019, Categorie: Zoofilia Autore: Edipo, Fonte: EroticiRacconti

    ... sera altri servi portarono cuscini di piuma e una coperta di porpora, ricamata in oro e candelabri che mandavano una luce che rischiarava a giorno la stalla. Era notte ormai e il silenzio fu interrotto da passi leggeri che si avvicinavano finché la regina in persona non apparve sulla soglia. Venne verso di me e mi abbracciò stretto e coprendomi di baci mi riempiva di paroline dolci e delicate, sussurrandomi che si era innamorata di me dal primo momento che mi aveva visto. Si spogliò completamente e mi trattò come se davvero fossi uno dei suoi abituali amanti. Quando allungò le mani per raccogliere il vero oggetto del suo desiderio le brillarono gli occhi per la gioia e la libidine. Aveva trovato il suo amante ideale, il più dotato di tutti, uno nei cui occhi non avrebbe letto lo sfiorire della propria bellezza. E in effetti pensavo che finché fossi stato trattato così bene e nutrito con tanta abbondanza non c'era motivo di negarle quello che tanto desiderava. Del resto i miei timori di farle del male con il mio arnese si rivelarono infondati: non solo lo accolse tutto nella regale cavità, riaccostandosi rabbiosamente quando mi tiravo indietro, ma per un attimo sembrò che non riuscissi ad accontentarla. Un urlo di piacere rivelò la sua profonda soddisfazione e, spossata, si abbandonò sotto di me. Così divenni il favorito della regina; di giorno curiosi e sfaccendati venivano a guardarmi tra lazzi e battute sconce, di notte ricevevo le visite dell'insaziabile sovrana e mi ...
    ... chiedevo con preoccupazione cosa sarebbe accaduto quando si fosse stancata degli amplessi equini e avesse desiderato qualcosa di ancora più eccitante sull'esempio di quella nobildonna dei tempi antichi che si accoppiò con un toro. Non lo seppi mai perché, dopo alcune settimane, una sera tardi vennero alcuni uomini con torce e in gran segreto. Non li avevo mai visti e subito compresi che stava per succedere qualcosa di grave. Ricordo bene le loro parole. "Presto, abbiamo poco tempo". "Lo sappiamo, la vecchie baldracca verrà fra poco". "Tenetelo fermo, stringetegli la cavezza". Recalcitravo, convinto che per sfregio alla regina volessero castrarmi e sulle prime, armeggiando uno di loro fra le mie zampe, parve che la mia paura fosse fondata. Poi però mi resi conto che l'uomo mi stava cospargendo il membro di una strana essenza, qualcosa di urticante che mi provocò un senso di bruciore e di fastidio. "Gliene hai messo a sufficienza?" "Non preoccuparti, basta per tre". "Era l'unico mezzo, non mangia o beve nulla senza che qualcuno assaggi per lei". "Il duca ci dovrà ricompensare bene per questo servizio". "Quando sarà lui il re ci riempirà d'oro". Se ne andarono, lasciandomi costernato e ancora sofferente per il bruciore che pativo. Trascorse poco tempo e venne la mia illustre amante. Sembrava più eccitata del solito, forse qualche copiosa libagione era la causa di quell'euforia che mi apparve fuori luogo dato che un'intuizione mi attraversava il capo. "Amore mio, ti voglio tutto, ...