1. La favola di hairlessneve e dei 7 (o)nani(sti) - parte 2


    Data: 13/08/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: honeybear

    ... intento: era come non ci fossero… Pensa e ripensa, d’improvviso tutto gli fu chiaro. Sorrise. E così potè godersi in pieno le due fontane di sborra che gli zampillarono nel culo, mentre osservava la sua bagnare il rosso vello sottostante mentre alcune gocce si spinsero fino a quegli occhi di smeraldo.
    
    Si fece ripulire in fretta, con un’azione congiunta di lingua da parte dei due ragazzi. Li congedò e finalmente iniziò a mettere in atto quella vendetta che, nelle sue intenzioni, sarebbe stata definitiva.
    
    Davanti allo specchio prese a tingersi la faccia e si travestì da mercante, in modo da rendersi del tutto irriconoscibile.
    
    Così trasformato, passò i sette monti, fino alla casa dei sette nani, bussò alla porta e gridò:
    
    “Dildo belli, chi compra! Chi compra!”
    
    HairlessNeve diede un'occhiata dalla finestra e rispose: “Buon giorno, brav’uomo, cos'avete da vendere?”
    
    ”Roba buona, roba bella - rispose il mercante – giochi erotici di tutti i tipi e di tutte le fogge!”
    
    Ed estrasse una prolunga fallica… Veramente lunga!
    
    "Questo brav’uomo posso lasciarlo entrare" pensò HairlessNeve che aprì la porta e si mise ad osservare quell’oggetto così particolare.
    
    “Mio bel giovane – gli disse cominciando a spogliarlo – vieni che ti mostro come usarlo! Così quando i tuoi amici vorranno provarlo, gli spiegherai come devono fare!”
    
    Ciò detto lo fece montare sul tavolo che stava apparecchiando per il pranzo, ordinandogli di mettersi a quattro zampe. In un attimo, si spogliò ...
    ... a sua volta per mettergli dinnanzi alla bocca il suo fallo perfettamente in tiro, iniziando a picchiettarglielo sulle labbra.
    
    HairlessNeve scese con le mani fino al suo basso ventre. Si afferrò l’uccello con una mano. Iniziò a masturbarsi nell’esatto istante in cui ingoiò completamente la cappella e l’asta dell’impostore. Arrivò fino ai morbidi peli pubici di cui ne aspirò l’aroma acre e cominciò a risalire, lasciando dietro di sé una lunga scia di saliva, per concentrarsi sulla cappella. Vi roteò intorno con la lingua, passando e ripassando, e avendo cura di allargare per benino l’orifizio che stava in cima.
    
    Sollevò lo sguardo proprio mentre vide cadere uno sputo di saliva: non potè far altro che raccoglierlo, unirlo alla sua e tornare ad ingoiare quel cazzo che stava spompinando con tutta la passione di cui era capace. Nel risucchiare ancora una volta la magnifica cappella fece appena in tempo a commentare:
    
    “Curioso… Profuma come di mela…” dopodichè, voltatosi, accolse con un grido di piacere l’asta e la prolunga che Grimildo si era prontamente infilato.
    
    “Te l’ho detto carino; solo robaaahhh buonaaahhh… Solooohhh… Ooohhh… Soloooh robaaahhh bellaaahhh”
    
    “Siii… Siii… Bellaaahhh… Bellissimaaahhh… Dai, dai, dai! Fammelo sentire tuttooohhh… Fammi sentire di cosa sei capace! Siii… Siiiii… - una spinta più violenta delle altre e a HairlessNeve mancò il respiro… - …Oh…”
    
    “Ormai lo sei stato il più bello!” disse il suo patrigno correndo via.
    
    Presto si fece sera e ...
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