Non È mai troppo tardi 2
Data: 14/08/2019,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: Mirosa
... il figlio della sua dirimpettaia, le tiene aperto; anzi, fa di più, le prende le sporte e gliele porta fin sull’ascensore e mentre salgono le dice:
«Mia madre non è in casa ed io non ho le chiavi.» Jenni lo guarda, è di poco sopra la trentina, ricorda bene gli anni che ha, perché la sua nascita, era coincisa con l’anno in cui s’era laureata. È un tipo qualunque, da non soffermarsi a guardarlo una seconda volta: non alto, non basso, non magro, non grasso, non bello, ma neppure brutto; Jenni sa che è da poco separato dalla moglie e che è viene ogni giorno a pranzo dalla madre.
«Vieni a prendere una tazza di caffè da me; col freddo che fa, a star fuori rischi un malanno.»
La casa è avvolta in un buon tepore, lo precede in cucina e senza neanche togliersi il pesante tre quarti di nylon trapunto, prepara la moka e subito dopo aver acceso il gas, lo scorta nell’ingresso e gli leva il giaccone.
Jenni mette sul tavolo la bottiglia di Fundador, che da quando è in meno pausa ha cominciato ad apprezzare, lui lo mesce per entrambi, lo bevono e non appena il caffè è pronto, lo intiepidiscono con dell’altro brandy; lo sorseggiano, incrociano lo sguardo, si sorridono timidamente e lo riabbassano. L’imbarazzo è tale, che si potrebbe affettare con un coltello, lei non è abituata a trovarsi sola con degli uomini, lui ha scarsa stima delle sue doti di seduttore e al confronto della sua scialba ex consorte, Jenni gli sembra una dea irraggiungibile. Lei, dopo aver portato sul ...
... lavandino piattini e tazzine, versa dell’altro liquore, che mandano giù immediatamente.
Sono al terzo giro, quando Jenni, inaspettatamente dice:
«Vieni.» Pronuncia la frase e non crede d’essere stata lei a dirla; tuttavia le porge le mani invitandolo a seguirla
«Guardi signora Eugenia, che come amante non sono un granché.» Le dice un po’ farfugliando.
«Allora siamo in due.» Le risponde e ride, meravigliandosi della sua sincera sfrontatezza.
«Lascia che sia io a spogliarti.» E mentre lo fa, è convinta che non sia lei, l’imbranata Eugenia a compiere quei gesti, ma Jenni la troia, che non appena gli vede il torace nudo, gli succhia i capezzoli e non si ferma lì, poiché s’inginocchia tirandogli giù i boxer, per prendergli in bocca il pene svettante, ben più aitante di quello del marito. Eugenia non ha mai fatto pompini e ci gioca maldestramente, lui se ne accorge, la solleva da terra e la bacia. Eugenia pensa che è il suo primo bacio appassionato, perché dopo il matrimonio, il marito non lo ha più fatto, intanto che riscopre quell’intrigante stimolazione. All’improvviso sorride perché si ricorda di come al liceo parodiavano la famosa frase “Che cos’è un bacio.» Loro ragazzine dicevano:
«È un metodo stimolante per conoscere le lingue.» Mentre i maschietti più intraprendenti, replicavano:
«Il bacio è una telefonata al cazzo, per avvisarlo di tenersi pronto.» Erano questi gli ultimi sussulti dei maschi in declino. Le sue compagne femministe, giravano in corteo gridando ...