Un preciso disegno
Data: 16/08/2019,
Categorie:
Etero
Sensazioni
Autore: Idraulico1999
... e trenta io mi recai in mensa con Costantino e Domenico, dato che dovevamo percorrere il lungo e stretto corridoio che conduce al refettorio, così mentre camminavamo parlando come di norma di donne notai Monica entrare nel bagno delle signore: lì i nostri sguardi s�incrociarono segretamente per un solo istante, sufficiente per accendere in me il desiderio di starle accanto, di stringerla e d�adorarla:�Vado a lavarmi le mani� - dissi ai colleghi, lasciando che questi ultimi mi superassero.�T�aspettiamo in mensa� - replicò Domenico.Io annuii prestando attenzione che nessun�altra persona transitasse nel corridoio, in quell�istante entrai nel bagno delle signore e vidi Monica occupata a sciacquarsi il volto. Lei mi guardò sbigottita:�Giorgio, mi sa proprio che hai sbagliato bagno� - mi disse sorridendo, intanto che m�avvicinai verso lei con un modo di fare disinvolto e impudente:�No tesoro, io sono qui per te� - dissi.In quell�istante appoggiai le mie mani sulle spalle di Monica, mentre i suoi occhi mi fissarono con inquietante curiosità, io l�abbracciai teneramente conducendola in uno dei servizi igienici e chiudendo la porta a chiave. Monica era impaurita, però allo stesso tempo eccitata dal mio anomalo e inusuale comportamento, perché fino ad allora non avevamo avuto l�occasione di stare a tu per tu, se non semplicemente per motivi di lavoro, in quel frangente estrassi dalla tasca un fazzoletto di tela e asciugai il suo viso:�Come sei bella. Sei così attraente, che per ...
... averti sarei disposto a compiere una follia� - le sussurrai all�orecchio.Monica socchiuse gli occhi e m�accennò un sorriso appoggiando le mani contro il mio petto, giacché io potevo inebriarmi del suo profumo tra l�altro così invitante e sensuale. Lo annusai come un cane in calore, mentre la sua essenza si diffondeva nella mia mente, cosicché avvicinai le mie labbra al suo collo baciandolo con una passione irrefrenabile. Monica rantolò dal piacere, mentre le sue braccia abbracciarono l�intero mio torace, dato che percepii la pressione dei suoi seni contro il mio petto:�Ti voglio tesoro mio� - le bisbigliai.Le nostre bocche dapprincipio si sfiorarono, in seguito s�incontrarono lasciando che tenere effusioni coronassero quel magico istante davvero così unico. Ci baciammo con una fenomenale e un�inaudita enfasi, dal momento che le nostre lingue danzarono in armonia l�una con l�altra, permettendo di fondersi in un elettrizzante esultanza sensoriale. La mano di Monica scivolò sul mio sesso gonfio di lussuria, visto che non attendeva altro d�essere toccato da colei che tanto penare e tribolare lo fece. Io accarezzai i suoi seni, sodi come blocchi di granito, slacciandole infine il camice che indossava. Monica era molto euforica: potevo percepire le pulsazioni del suo cuore, l�affanno del suo respiro, il sudore del suo corpo e i fluidi del suo sesso così bagnato di desiderio. Mi spogliai in un battibaleno rimanendo unicamente con indosso le scarpe da ginnastica, poiché spogliai la gioia ...