Kidnapped - parte 4
Data: 19/08/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: foxtied
Credo di essermi addormentato per un po’, ma vengo svegliato dal rumore della porta che viene aperta… poi la luce si accende ed entra il tizio, quello che dovrebbe essere il mio “padrone”. Chiude la porta e viene verso il letto, indossa una specie di vestaglia nera che toglie quando è davanti a me. È nudo, con il pene eretto. Sale sul letto e, posizionandosi tra le gambe, inizia a masturbarmi finché non mi diventa duro: a questo punto me lo prende tutto in bocca e lo lecca, non disdegnando di tanto in tanto di farmi sentire i suoi denti sull’asta del pene. Con la mano spinge il plug che ho nel culo, lo estrae e lo rinfila, ritmicamente. Me lo succhia e mi masturba per almeno venti minuti, poi mi fa venire. Estrae il plug anale, lo bagna per bene del mio sperma sparso sul lenzuolo e poi me lo rimette dentro, a fondo. A questo punto si mette cavalcioni al mio petto e si masturba fino a schizzarmi il suo liquido sul viso e sul petto. Senza dire una parola, scende dal letto e se ne va, spegnendo la luce e richiudendo la porta a chiave dietro di sé.
Per quella notte non ci sono altre “visite”. Al mattino gli scagnozzi tornano per slegarmi, mi ammanettano di nuovo mani, piedi e collo e, dopo avermi imbavagliato con la solita maschera, mi portano in bagno per lavarmi. Una volta finito mi liberano, mi fanno indossare un accappatoio blu e un paio di pantofole di spugna e, dopo avermi ammanettato dietro la schiena, mi invitano a seguirli, senza imbavagliarmi.
Salita una scala ...
... entriamo in una grande stanza che credo sia l’ufficio del boss: dopo avermi tolto le manette mi fanno spogliare nudo e mi spingono verso il centro, sotto una grossa trave di legno dotata di ganci. Anche sul parquet scoprono due ganci.
Mi avvolgono i polsi con diversi giri di corda, e la stessa cosa fanno con le caviglie e il collo. A questo punto le braccia vengono allargate e tirate verso i ganci, dopo avermi fatto salire su uno sgabello non molto alto, che comunque una volta tolto mi lascia in sospensione sulle braccia. Mi legano anche le gambe ben divaricate, fissando le caviglie verso gli anelli. In pratica mi hanno appeso legato a croce. Uno dei due sale su una scaletta e serra verso l’alto la corda che mi avvolge il collo, poi mi imbavaglia con un anello ben serrato.
Mi lasciano così. Dopo un po’ arriva il boss che, vestito di tutto punto, si siede alla scrivania come se nulla fosse: evidentemente la vista lo aggrada. Dopo una mezzora alza il telefono e chiama qualcuno. Arriva uno dei due tirapiedi al quale ordina perentoriamente: “Impalalo e legagli cazzo e palle”. Il tizio esce e torna poco dopo con un dildo di gomma posto su un paletto di legno… me lo infila nel culo e poi lo ancora a terra con un bullone passante. Per finire, con dei pezzi di spago fino, mi lega i testicoli strizzandoli e poi il pene, fino al glande. Se ne va senza dire nulla.
Il boss continua come se niente fosse, guardandomi di tanto in tanto: la sospensione è costrittiva e dolorosa, come ...