1. Kidnapped - parte 4


    Data: 19/08/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: foxtied

    ... lunga da permettermi di usare le posate. Mi mettono un collare di cuoio abbastanza stretto, sempre collegato allo schienale della sedia.
    
    Arriva il capo di questa masnada di pervertiti che, prima di sedersi, viene a controllare che io abbia gli anelli fallici ben stretti e quindi il pene relativamente duro. Non appena siede arriva una sorta di cameriere con un carrello, dal quale prende dei piatti che poggia davanti al “padrone” e poi un vassoio che mette davanti a me. È incredibile constatare come siano tutti assolutamente assuefatti alla situazione.
    
    “Mangia, non parlare o ti faccio imbavagliare… e non sarebbe semplice poi mangiare, con la bocca aperta da un anello…” Evito anche di accennare una risposta e inizio a mangiare, muovendomi per quanto consentito dalle catene.
    
    “Starai con noi per un po’… almeno un paio di mesi, finché non ne avrò abbastanza dei tuoi servizi… Poi parleremo di cosa potrebbe accadere dopo…” Queste frasi mi sembrano quasi una provocazione per farmi parlare e quindi farmi poi imbavagliare, decido quindi di non rispondere, anche se poi penso che, se volesse, non gli servirebbero poi questi giochetti per seviziarmi come più gli aggrada.
    
    Mentre continuo a mangiare lui si alza e ...
    ... viene verso di me… si abbassa i pantaloni e gli slip e, prendendoselo in mano, mi dice: “Prendilo in bocca, usa le mani…” Ho un attimo di esitazione, ma lui mi prende la testa con una mano e la spinge verso il cazzo dritto: “In bocca, forza…” Obbedisco e, aiutandomi con le mani, glielo prendo in bocca… mi obbliga a lavorarglielo per diversi minuti finché se lo riprende in mano e inizia a schizzare sperma sul mio piatto e sul mio cibo ancora da finire… “Bene… ora finisci di mangiare” A questo punto non riesco a farlo e resto fermo guardando il piatto intriso del suo sperma.
    
    “Imbavagliatelo e fategli finire il pranzo” ordina perentoriamente agli sgherri: in pochi istanti mi imbavagliano con un anello molto largo, serrato dietro al collo e, un cucchiaio alla volta, mi infilano il cibo “condito” dentro la bocca… riesco a malapena a muovere la lingua per inghiottire, ma non mi danno molta scelta. Ci vuole un po’ per mangiare tutto, ma alla fine anche questa passa. “Stasera ci penserai meglio prima di indugiare nel mangiare… Ora portatelo di sotto e legatelo sul tavolo estensore. Non tiratelo troppo, ci penserò io più tardi”.
    
    Un “tavolo estensore”, che diavoleria potrà mai essere, penso… Lo scoprirò molto presto.. 
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