1. La Regina


    Data: 19/08/2019, Categorie: Sesso di Gruppo Trans Autore: BlackInk

    La Regina mi fece cenno con un dito di avvicinarmi a lei. Aveva un cazzo di 30 centimetri e due tette sode da perderci la testa. La pelle ambrata e labbra gonfie di piacere. Gli occhi neri e profondi lasciavano immaginare desideri di ogni genere. Una finissima catenina d'oro le scendeva dal collo nel solco dei seni e si univa al giro di perle che le cingeva la vita. Raggiungemmo la ragazza in piedi sul basso tavolino che si reggeva a due corde nere che pendevano dal soffitto. Alti stivali di pelle nera le fasciavano le gambe. �Tu cura il suo gioiello. Io mi occupo del suo scrigno segreto.� mi disse e scomparve tra le natiche della giovane, che si irrigidì sotto i colpi di lingua della Regina. Alzai gli occhi e vidi il viso della ragazza sciogliersi nel piacere. Appoggiai la bocca alla sua fica pelosa e affondai la lingua tra le sue labbra socchiuse. Sentii il calore esplodere da quel sesso eccitato e invadere il mio volto. Strinsi le mani attorno alle natiche che la Regina teneva spalancate, la tirai a me e aumentai il ritmo vorticoso della mia lingua su quella vulva calda. Il clitoride tremava come un piccolo cazzo. Lo leccavo e lo stimolavo. Non vedevo l'ora di bere il succoso nettare del suo orgasmo. Affondavo il naso tra le morbide pareti. Il mio obbiettivo era farla venire in fretta e numerose volte. Sul divano in fondo alla sala due uomini erano avvinghiati in un bacio profondo, mentre un terzo, inginocchiato ai piedi del sofà si dava da fare a succhiare quei due ...
    ... bei cazzoni duri. Gli ansiti del terzetto arrivavano sino a noi, mescolandosi con i gemiti che nascevano dalla bocca della nostra dea. Un dito dalla lunga unghia smaltata raggiunse le mie labbra. Era il dito della Regina che voleva infilarsi tra le pieghe lussuriose della fica che stavo leccando. Lo succhiai e poi lo lasciai al suo lavoro masturbatorio, mentre io tornai a leccare quella fonte inesauribile di voluttà. Sentii la ragazza agitare il bacino e gridare forte, mentre un getto caldo bagnava la mia lingua e il mio volto. L'orgasmo la stava scuotendo, noi non ci fermammo. La volevamo portare sino alle più alte cime del sesso. Sull'altra poltrona Laura ci guardava estasiata, accarezzandosi un seno morbido e facendo scorrere un vibratore sopra la stoffa delle mutandine, già fradicia dei suoi umori. La sua carne abbondante mi chiamava a sé ma quello era un frutto che avrei colto più tardi. Ci scambiammo uno sguardo carico di desiderio e lei baciò il suo fallo artificiale, passando voluttuosamente la lingua sulla punta. Un fremito intenso mi corse lungo la schiena fino a giungere al mio cazzo duro, il mio livello sessuale stava raggiungendo vette inesplorate. Allungai la mano e afferrai il grosso membro della Regina. Era duro e caldo, l'ampia cappella scura emetteva una goccia di liquido, vi passai sopra il pollice e poi feci scorrere la mano lentamente in giù, fino a raggiungere le palle gonfie e tese. Il terzetto di uomini aveva cambiato posizione, ora quello che prima ...
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