La mano di serenella
Data: 20/08/2019,
Categorie:
Tradimenti
Autore: Sabrinazeta
... adesso non trascendere. Troia no, dai… sarà uscita con qualche ometto senza suo marito, ma non esagerare.
Va bene, va bene, ma io di gente così non ne conosco e non ti sognare che vada in giro a chiedere.
No, macché, no, figurati, dissi io.
A chiedere. No.
Rimanemmo in silenzio qualche istante.
Non sapevo come infilare il discorso, lei si era agitata e poi doveva tornare a casa, non potevamo restare molto in quel bar, senza dare nell’occhio.
Va bene Sere, ti ringrazio per avermi ascoltato, anzi scusa se ti ho trattenuto. Meglio andare.
Sì, andiamo, è tardi disse lei. Scusami ma non so come aiutarti, la cosa ammetterai è imbarazzante.
Prova a chiedere con la Patrizia, cosa vuoi che ti dica, disse ridendo per farmi arrabbiare.
No dai, lasciala stare e le risi di rimando.
Passò un paio di settimane e i colleghi organizzarono una pizza in un locale fuori città e cercai di convincere anche Serenella a parteciparvi.
Fu una serata leggera e divertente e non parlai troppo dei miei problemi per non risultare pesante e fuori luogo. Serenella aveva capito però che avevo bisogno di farlo e senza farsi notare era finita a sedersi vicino a me, per poter parlare tranquillamente nel dopo cena.
Sarà stato il vino o la serata, forse ci aveva pensato a lungo nei giorni passati e fu lei a tornare sul discorso.
Sai quella cosa, quel tuo problema, che mi dicevi qualche tempo fa…
Scusa Sere, lascia perdere, fai finta che non ne abbiamo mai parlato, non ...
... avrei dovuto farlo.
Senti, fammi finire, ci ho pensato, ecco…
Ci hai pensato? Veramente? Hai pensato a cosa? Che sono un uomo ridicolo, sicuramente…
No dai,cerca di capire, non è facile per me, dirti quello che sto per dirti….
Va bene, ti ascolto…
Ecco vedi, ci conosciamo da tanto tempo e so come sei e so che non… so che non ne approfitteresti mai di una mia confidenza…
No, certo, ci conosciamo da tempo…anch’io so come sei tu…
Avevo pensato che… e bevve un sorso di vino….avevo pensato che se per te va bene,
ecco io…e bevve ancora e mentre aveva ancora il bicchiere vicino alla bocca disse a bassa voce
potrei farti una sega….
Cosa hai detto, scusa non ti ho sentito…stavi bevendo…cosa hai detto?
Dicevo….uffa ma sei sordo?….dicevo che…se vuoi….potrei farti una cosa con la mano….tutto qui.
Serenella!! dissi in tono di rimprovero ma poi mi misi a ridere…
Ecco dai, scherzavo, disse lei ridendo e prendendo altro vino….scherzavo dai….era per dire.
Non sapevo che fare, forse lei si era offerta veramente, chissà quanto ci aveva pensato, chissà se ci aveva anche fantasticato prima di pensare di dirmelo e poi cambiò discorso e la serata andò verso la conclusione.
Quando uscimmo dal ristorante eravamo quasi gli ultimi, salutammo i colleghi e senza saperlo avevamo parcheggiato vicino. Le auto erano al buio e ne io ne lei ci avevamo fatto caso.
Lei fece per aprire la sua macchina e io mi avvicinai.
Senti Sere…è stata una bella serata stasera, mi ...