Un inaspettato sorriso
Data: 21/08/2019,
Categorie:
Tradimenti
Autore: BrainAndPassion
Il treno è un luogo fuori dal tempo, dove sconosciuti arrivano a confidarsi esperienze ed emozioni molto personali.
Pubblico questo racconto ispirato a frammenti di una storia, rubata ascoltando due ignari viaggiatori. Spero ti piaccia, aspetto commenti sinceri :)
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Sembrava una di quelle relazioni destinate a durare “per sempre”: conosciuti da ragazzi, la prima volta per entrambi, un appassionato fidanzamento, e poi… e poi la vita, perfida, consumò dall’interno, come un paziente tarlo, quella meravigliosa creatura dell’amore.
Stefania sempre più presa nel perfetto ruolo di eccellente donna di casa, mamma premurosa, donna in carriera. Paolo perso dietro al lavoro e alle distrazioni della quotidianità. Il tempo fece il resto, allontanandoli giorno dopo giorno, tanto impercettibilmente quanto inesorabilmente.
Benché Paolo vedesse in Stefania una bella donna nel fiore dei suoi 40anni ancora attraente, lei si mostrava sempre più fredda e distaccata. La sessualità di coppia per lei non era più far l’amore, ma un dovere da adempiere, senza neanche troppo trasporto.
I loro rapporti erano diventati un cliché: fra le lenzuola lui le si avvicinava abbracciandola da dietro a cucchiaio (e lei ferma), le iniziava a baciare le spalle (e lei ferma), il suo respiro si faceva sempre più profondo mentre montava l’eccitazione e l’erezione (e lei ferma), da dietro le penetrava, non prima di aver ...
... inumidito con la saliva la punta del cazzo (e lei ferma), e dopo qualche minuto le veniva copiosamente dentro. E lei…
Ferma.
Pensavano che quella fosse la normalità, e che forse fosse stato sempre così.
Un giorno come tanti altri Paolo decise di mettere a posto una vecchia libreria di VHS, per riordinare quell’angolo della casa perennemente in disordine e polveroso. Fra le cassette dimenticate di natali, feste di compleanno dei figli e momenti della quotidiantià ne trovò una che neanche si ricordava più di avere. Un vago ricordo si affacciò ai margini della memoria e con mano tremante premette il tasto play del vecchio ma affidabile videoregistratore SONY.
Era un video decisamente intimo di tanti anni prima girato per gioco quando, ancora fidanzati, lui e Stefania giocavano ad esplorare la sessualità. Quello che vide lo colpì con la potenza di un pugno allo stomaco. Non tanto per vedersi oggi non più giovane come allora, ma per la gioia e l’entusiasmo che quei due corpi avvinghiati comunicavano in ogni forma.
Quando finì la ripresa Paolo restò un tempo indefinito a fissare lo schermo vuoto, col volto rigato dalle lacrime e scosso dal pensiero di quanto fosse misero quel surrogato di affettività che negli ultimi anni si era trovato a vivere, ed accettare come normale.
Passata l’emozione del momento, una frase gli si ripeteva nella testa come un mantra: “Io sono una brava persona, e merito qualcosa di meglio”.
La stessa cosa sapeva che valeva anche per sua moglie, ...